MILANO – Ore 23.49 dell’11 giugno 2024, siamo a San Donato Milanese. Una donna chiama i vigili del fuoco e ne richiede l’intervento per entrare in casa: dice di abitare lì e di aver smarrito le chiavi. Prima di posizionare l’autoscala per arrivare al balcone del terzo piano e aprire l’appartamento dall’interno, i pompieri chiedono informazioni a un’altra residente del palazzo, che conferma che la trentaseienne romena abita proprio lì, e poi contattano il marito, che dal canto suo assicura che la residenza di I.H. coincide con quello stabile.
La denuncia presentata dal proprietario dell’appartamento, un disabile di 84 anni, racconta tutt’altra storia e sostiene che la donna è un’abusiva in quella casa. Il 21 gennaio 2021, il pensionato ha stipulato un contratto di locazione di quattro anni con l’ex marito di lei, il trentunenne Y.M.: all’articolo 9 era specificato che l’immobile sarebbe stato “ad uso esclusivo del conduttore, unico intestatario, il quale non potrà ospitare stabilmente nell’alloggio altre persone”. Il 5 giugno, però, l’inquilino ha deciso di disdettare in anticipo l’accordo, riconsegnando l’alloggio con le relative chiavi. Peccato che nel frattempo, dice il proprietario assistito dall’avvocato Nicola Brigida, l’uomo abbia cambiato la serratura.
Una settimana dopo, la figlia del padrone di casa lo ha avvisato che I.H. si era introdotta “arbitrariamente” nell’appartamento, cambiando nuovamente la serratura dopo aver ingannato i vigili del fuoco la sera precedente. Da lì la denuncia ai carabinieri per invasione di terreni ed edifici e la richiesta di sequestro preventivo. A valle degli accertamenti investigativi, il vice procuratore onorario che si è occupato del caso ha chiesto l’archiviazione per mancanza dell’elemento costitutivo del reato, spiegando in pratica che l’indagata non poteva essere occupante abusiva perché “viveva nell’appartamento in questione in qualità di compagna di Y.M.”.
Il legale dell’anziano ha presentato opposizione, ribadendo che i due non erano conviventi e che “dal 2021 è in corso una diatriba legale che spazia dai maltrattamenti alle difficoltà legate alla gestione del figlio della coppia”; in secondo luogo, ha sottolineato che “non è vero che Y. sia titolare del contratto di locazione”, visto che lo ha disdettato “fin dal 5 giugno 2024”. Alla fine, il giudice di pace penale, ha disposto lo scorso primo ottobre l’imputazione coatta nei confronti della donna. L’appartamento, però, resta ancora off limits per il legittimo proprietario.