Milano, 26 maggio 2015 - Tre mesi di reclusione e una sanzione da 206 euro. Si tratta della richiesta di condanna del pm di Milano Piero Basilone per due militanti di estrema destra, Marco Clemente e Matteo Ardolino, che hanno scelto di essere processati con rito abbreviato, accusati di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano durante la commemorazione a Milano dello studente Sergio Ramelli, di Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, nell'aprile 2014. Per gli altri otto imputati, tra cui l'ex consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Roberta Capotosti, il cantante Federico 'Skoll' Goglio e militanti di Forza Nuova e Casa Pound, che non hanno scelto l'abbreviato, il pm oggi ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio. Il difensore di un imputato, Simone Valentino, ha chiesto la sospensione del procedimento con messa alla prova. Capotosti è difesa dal deputato di Fdi ed ex ministro Ignazio La Russa, avvocato penalista.
Durante l'udienza, inoltre, si è costituito parte civile l'Anpi, che in passato aveva denunciato l'episodio. Il gup di Milano Donatella Banci Buonamici si esprimerà il prossimo 10 giugno sulle posizioni di tutti gli imputati. Sono tutti accusati di aver violato la legge Scelba del 1952, che punisce l'apologia del fascismo, per aver compiuto durante la commemorazione «manifestazioni usuali del disciolto partito fascista» come «la 'chiamata del presente', il cosiddetto 'saluto romano', l'esposizione di uno striscione inneggiante ai camerati caduti e di numerose bandiere con croci celtiche».
Si è aperto intanto a Milano anche il processo a carico di 16 persone accusate degli stessi episodi avvenuti l'anno precedente, nell'aprile 2013, e già rinviate a giudizio. Tra loro ci sono il cantante Goglio e altri militanti imputati anche per i fatti del 2014. Durante l'udienza, alla quinta sezione penale del Tribunale di Milano, si è costituita parte civile l'Anpi. Il processo proseguirà il prossimo 3 novembre.