LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Salute, dall’alcol al fumo, dal cibo agli antidepressivi: i vizi dei lombardi li paga la Sanità pubblica

Nel Rapporto sull’Osservatorio nazionale sulla salute il trend dell’ultimo decennio. Meno figli, sedentarietà e pochi vaccini: gli stili di vita che mettono a rischio il sistema

Una visita medica

Milano, 23 giugno 2023 –  Salute a serio rischio . La diagnosi arriva dalla ventesima edizione del Rapporto sull’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni che opera nell’ambito di Vihtali, spin-off dell’Università Cattolica.

Le cause principali sono tre: cattivi stili di vita, scarsa prevenzione, invecchiamento della popolazione che fa crescere la spesa sanitaria pro-capite.

L’eta media in Italia supera i 46 anni: nel 2050 sarà oltre 50. La natalità, infatti, diminuisce: 4.500 in meno nel 2021 rispetto al 2020. In Lombardia il tasso di fecondità è di 1,27 per donna, inferiore al livello di sostituzione (2,1) che assicura il ricambio generazionale. Dal 2007, secondo il Rapporto, è sceso del 13,6% (-10,7% a livello nazionale). Parallelamente la speranza di vita stimata alla nascita nel 2022 è più alta del resto d’Italia: 81,1 anni per gli uomini (80,5 nel Paese), 85,3 per le donne (contro 84,8). Il quadro demografico - si legge nel documento - rischia di entrare in collisione con un sistema sanitario sempre più fragile e sotto-finanziato, soprattutto se paragonato al resto d’Europa. Nel 2022, la spesa sanitaria pubblica è stata di 131 miliardi, il 6,8% del Pil. Quella a carico dei cittadini di circa 39 miliardi. In Lombardia lo Stato è chiamato a sostenere una spesa pro-capite superiore: 2.152 euro in media. Negli ultimi dieci anni, la crescita è stata del 17,9% (15,5% a livello nazionale).

Il Rapporto sull’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni ha indagato anche gli stili di vita della popolazione come fattori di rischio. In Lombardia i fumatori sopra i 14 anni sono il 18,3%. Quasi uno su cinque ha il vizio della sigaretta. Tra il 2007 e il 2021 il calo è stata significativo (-16,1%), simile a quello nazionale (-14%). Ma nel 2021 si registra un nuovo campanello d’allarme: i fumatori sono tornati a crescere dell’1,1%, rimanendo tuttavia al di sotto dei valori nazionali.

Ancora più preoccupante si rivela la diffusione dell’alcol: il 70,7% è un consumatore, il tasso più alto in Italia (66,3% la media nazionale). Il sovrappeso riguarda invece il 31,2% dei lombardi con più di 18 anni. Quasi uno su tre, ma meno del dato italiano (34,2%). Il trend regionale però è pressoché stabile (-0,3% tra il 2007 e il 2021) tra il 2007 e il 2021 a fronte di un calo più sensibile nel resto del Paese (-3,9%). Tuttavia, negli ultimi due anni la Lombardia è riuscita a tagliare del 9% il tasso di residenti sovrappeso. Aumenta, invece, del 16,7% negli ultimi 15 anni la presenza ci maggiorenni obesi (+16,7% in Lombardia, +21,2% a livello nazionale). L’ultimo rilevamento stima nel 10,5% della popolazione ragionale la diffusione dell’obesità (il 12% in Italia).

Scende invece la curva di chi non pratica sport anche in Lombardia. Tuttavia il l 22,6% - più uno su quattro - è sedentario. Nel resto del Paese, il dato sale al 33,7%. Ma nel lungo periodo (2007-21) la differenza tra il valore massimo e minimo è salita oltre l’11% mentre a livello nazionale l’andamento è stato più costante.

Nel campo della prevenzione, invece, gli standard lombardi sono ancora insufficienti. La copertura vaccinale nella popolazione over 65 è del 56%, inferiore al valore italiano (58,1%). Nei periodi compresi tra il 2007-2008 e il 2021-2022, i valori sono sempre stati minori rispetto ai dati nazionali. Nel 2021, nonostante l’effetto Covid, meno over 65 si sono sottoposti all’antinfluenzale (-7,6% nella regione). L’ultimo dato allarmante presente nel Rapporto riguarda la salute mentale: il tasso di consumo di antidepresseivi è arrivato a 42,3 ogni mille abitanti, con un incremento del 48,7% tra il 2007 e il 2021 superiore al resto del Paese (+39,9%) confermato anche nell’ultimo anno (+3,9% in Lombardia, +2,3% a livello nazionale).