SIMONA BALLATORE
Cronaca

Doppio salone del libro a Milano e Torino. A settembre prove di armistizio

Salgono a 15.393 le firme per salvare la kermesse al Lingotto. Nuova turbolenza nell'Associazione Italiana Editori: Edizioni Clichy lascia

L'ultima edizione torinese

Milano, 18 agosto 2016 - Settembre, si sa, è il mese dell'armistizio. Spera in uno storico compromesso anche il ministero dei Beni culturali e del Turismo che proprio a settembre riunirà i contendenti del Salone del libro - ovvero gli editori, Fiera Milano e i sindaci di Milano e Torino - attorno allo stesso tavolo. Proprio l'8 settembre però è già in calendario un tavolo alternativo in quel di Torino, al Circolo dei Lettori. Si riuniranno i "dissidenti" che, dopo la decisione dell'Associazioni italiana editori di lasciare il Lingotto per iniziare la nuova avventura meneghina, hanno deciso di strappare la tessera dell'Aie e stanno decidendo se creare o meno un nuovo sodalizio. Fra loro Add editore, Edizioni e/o, Iperborea, LiberAria Editrice, Lindau, Minimum fax, Nottetempo, Nutrimenti, SUR, 66thand2nd. Ai quali, questa settimana, si è aggiunta anche Edizioni Clichy di Firenze, che parteciperà al summit, pronta a "iniziare un nuovo percorso". "Ci siamo iscritti all'Aie - sottolinea la casa editrice fiorentina in una nota - per essere dentro un'associazione che tutelasse i nostri diritti e ci coinvolgesse in politiche di promozione del libro e della lettura. Decidere, senza alcun confronto democratico con i propri associati, di rompere con la più importante e storica manifestazione editoriale italiana per aderire a un progetto che ha tutta l'aria di diventare una fiera dei grandi gruppi editoriali, a tutto svantaggio degli editori indipendenti, ci conduce a una sola conclusione: la decisione inevitabile di uscire da una associazione dalla quale non ci sentiamo più in alcun modo rappresentati".

Già ai primi dissidenti il presidente Federico Motta aveva chiesto tempo, in vista di momenti di confronto settembrini che coinvolgeranno tutti i soci, ricordando però che “in una associazione sono i rappresentanti eletti dai soci che sono chiamati a prendere le decisioni. Aie tutela gli interessi degli editori, tutti, e gli interessi di tutti sono rappresentati negli organi elettivi. Con lo stesso metodo, sulla base del lavoro di una Commissione eletta dal Comitato di presidenza che rappresentava tutte le componenti, si è istruito il dossier presentato al Consiglio Generale che si è democraticamente espresso arrivando alla decisione". 

In attesa dell'incontro romano, al cospetto del ministro Dario Franceschini, la petizione online lanciata per salvare il Salone di Torino evitando la concorrenza milanese è arrivata a contare 15.393 sostenitori al grido "non lasciamoci scippare la bellezza". Bocce ferme, almeno ufficialmente a Milano. Qui, sempre a settembre, si scopriranno le carte: verrà presentata ufficialmente la newco fra Associazione italiana editori e Fiera Milano e sarà svelato il nome della nuova kermesse.