Salone del Mobile alle stelle, ma si deve pensare anche alle periferie

Il successo del Salone del Design a Milano porta benefici al sistema ricettivo di Brescia, Pavia e Como, con un record di visitatori stranieri e una spesa media doppia rispetto agli italiani. La macchina organizzativa si dimostra sempre più efficiente, con offerte culturali e gastronomiche in crescita. Milano punta alle Olimpiadi invernali 2026 per ampliare il suo appeal, ma è importante non trascurare le periferie e i territori circostanti.

Villois

euforia milanese dei grandi eventi, con in testa quello del design e arredo, riesce a produrre effetti positivi sull’intero sistema ricettivo dei capoluoghi di provincia, Brescia e Pavia, oltre che Como. I conti si faranno fine salone, ma già ora si capisce che viene infranto ogni record precedente e che per ben oltre i 2/3 i visitatori, poi turisti, sono stranieri e arrivano da ogni dove dal globo, con una propensione media alla spesa di circa il doppio di quella degli italiani. Bene sottolineare che la macchina organizzativa, già particolarmente rodata dalle edizioni precedenti, si mostra ogni anno migliore, sia nella parte informativa, essenziale per il successo, sia in quella logistica, con un offerta integrativa di visite a grandi rassegne artistiche temporanee, essenzialmente ubicate a Palazzo Reale, sia al patrimonio stabile, che ha nella Pinacoteca di Brera il suo diamante. L’offerta agroalimentare del settore ristorazione e affini è anch’essa in costante ascesa, con la guida più prestigiosa la “Rossa” che ha conferito a poco meno di 20 ristoranti il suo massimo riconoscimento stellato, senza dimenticare che la cucina tradizionale, è diffusissima e anche di una qualità media ragguardevole.

Milano in questo idilliaco quadro è ben conscia della sua capacità attrattiva, dovuta a molteplici componenti dei mondi del lusso, del buono, della cultura e più in generale di essere una delle capitali del mondo, ha colto la palla al balzo per condividere con Cortina il ruolo di organizzatore del Olimpiadi invernali 2026. Un ulteriore occasione per allargare ulteriormente i periodi attrattivi, con sostanziali ricadute sulla formazione del Pil della Città, sull’occupazione e sull’attrarre investitori per insediare propri Head quarter di sempre maggior rilevanza. Importante però, in questo sfarzo di risultati, migliorare le periferie e i territori della grande Milano nelle quali vivono ben oltre l’80% dei residenti.

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