Saldi, attesa e clima d’incertezza "Rilanciamo le piccole botteghe"

La speranza di risollevarsi dopo la pandemia. Federmoda stima una spesa di 202 euro a famiglia

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di Alessandra Zanardi

Tra la nuova ondata dei contagi Covid e il caro-bollette che ha colpito anche il settore del commercio, è un clima d’incertezza a salutare l’avvio dei saldi estivi. Eppure, si spera che parte dei budget familiari venga destinata allo shopping e che i ribassi di stagione – si comincia domani e si termina il 30 agosto – possano rappresentare l’occasione per riscoprire e valorizzare anche i negozi di quartiere. Un invito in questo senso arriva da Confcommercio Melegnano, associazione di categoria alla quale fanno capo negozianti ed esercenti di 16 comuni del Sud-Est Milanese. "Anche sull’onda dello smart working, si registra un riavvicinamento alle città e ai paesi di residenza – osserva la presidente del sodalizio Caterina Ippolito –. L’auspicio è che il trend possa proseguire e favorire un rilancio del piccolo commercio", tra i settori più penalizzati dagli oltre due anni di pandemia e dagli effetti economici della guerra in Ucraina.

"L’offerta deve cercare di fare del suo meglio nel fornire ai clienti assistenza e professionalità – prosegue Ippolito – sfruttando il doppio canale delle vendite sul posto e dell’e-commerce. L’emergenza Covid ha dato un notevole impulso all’on-line e al delivery: è stato tracciato un percorso che non va abbandonato, ma che, al contrario, deve proseguire e convivere con le attività in presenza". Secondo le previsioni di Federmoda Italia-Confcommercio, per i saldi estivi gli italiani spenderanno in media 202 euro a famiglia, pari a 88 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,1 milioni di euro. Le stime di spesa, chiarisce il presidente nazionale dell’organismo Giulio Felloni, "sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale e internazionale, soprattutto sulle coste e nelle città d’arte. L’acquisto nei negozi di prossimità rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale".

Federmoda ha inoltre diffuso un decalogo per fare acquisti in sicurezza. Nel vademecum si ricorda, tra l’altro, che su ogni articolo in saldo devono essere indicati il prezzo iniziale, lo sconto e il prezzo finale e che la possibilità di un cambio merce dopo l’acquisto resta alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme.

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