Sala, l’impegno per la sicurezza: "Ghisa in strada, già 230 in più"

"Nei Comandi di zona passati dal 44 al 53%. L’obiettivo è chiudere il mandato con 3.350 vigili". Continua la trattativa con i sindacati, "solo 5 pattuglie di notte". Primato sulla chiusura di campi nomadi.

Sala, l’impegno per la sicurezza: "Ghisa in strada, già 230 in più"

Sala, l’impegno per la sicurezza: "Ghisa in strada, già 230 in più"

di Marianna Vazzana

MILANO

"Il diritto alla sicurezza è fondamentale per i cittadini ma se c’è una critica che faccio fatica ad accettare è di aver sottovalutato la questione". Al tema caldo è stata dedicata ieri la diretta Instagram del format “Cose in Comune“, con il sindaco Giuseppe Sala affiancato da Franco Gabrielli, ex capo della polizia che dallo scorso ottobre è delegato alla Sicurezza e Coesione sociale. Il primo cittadino ha sottolineato che già "nel 2009-2010, quando ero direttore generale del Comune, il problema numero uno per i cittadini era la sicurezza. Il tema c’è sempre stato ma non per questo non deve essere affrontato". E il Comune sta mettendo in atto la sua strategia: "Nei primi cento giorni del mio secondo mandato abbiamo lanciato due concorsi e poi altri due per aumentare di 500 gli organici della polizia locale e chiudere quindi il mio mandato a 3.350 vigili, punto di massima nella storia della polizia locale di Milano. In due anni abbiamo 230 vigili in più e un po’ alla volta si vedranno nelle strade. Nei comandi di zona siamo passati dal 44 al 53%". Il piano è "vedere 500 persone in più in strada e nei quartieri". Quanto alle criticità, "è evidente che abbiamo un problema con le baby gang, bande giovanili che in alcuni quartieri danno più che fastidio. Una parte significativa dei reati commessi viene commessa da migranti irregolari ed è evidente che bisogna lavorarci. Prendiamoci la responsabilità tutti insieme".

Dal canto suo, come “seconda azione“, il sindaco ha chiamato in aiuto Franco Gabrielli, il quale ieri ha evidenziato che "attribuire al sindaco gli indici di delittuosità della città non è corretto. Dopo 38 anni nel mondo della sicurezza e dell’intelligence ho avuto uno smarrimento quando sono arrivato a Milano, dove “tutta la sicurezza dipende dal sindaco“, questa è una abnormità". Terzo passo, "il lavoro di riorganizzazione della polizia locale. "Stiamo portando avanti una trattativa sindacale non semplice per la riorganizzazione – parole di Sala – perché le regole di ingaggio sono ancora quelle del 2002, stabilite con l’allora sindaco Albertini, che ci ha portato ad avere poche pattuglie di notte. Solo cinque, e non va bene. Discutiamo con i sindacati, anche se sono stati indetti scioperi: abbiamo bisogno di rivedere gli accordi". Il sindaco ha poi puntato il dito sul centrodestra: "È facile criticare" ma per quanto riguarda ad esempio il tema dei campi nomadi abusivi, Sala ha rivendicato di essere il sindaco che ne ha chiusi di più nel suo primo mandato.

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