Cortei no green pass, Sala preoccupato: "Sabato della verità". Manifestazioni non escluse

Regole stringenti ma non al punto da evitare possibili movimenti in città. Oggi vertice in Prefettura, ancora nessuna comunicazione di un eventuale percorso

Occhi puntati sulla manifestazione di domani, la 17esima dall’inizio delle proteste

Occhi puntati sulla manifestazione di domani, la 17esima dall’inizio delle proteste

Milano - Per il sindaco Giuseppe Sala, quello di domani "sarà un po’ un sabato della verità, vediamo se le regole vengono fatte rispettare come io mi auguro. Sono preoccupato". Dichiarazioni a due giorni dal 17esimo sabato di proteste dei no green pass e alla vigilia del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che sarà oggi in Prefettura. Una riunione che terrà conto delle ultime disposizioni del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, più stringenti: la circolare del 10 novembre incentrata sulle "indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie" apre la possibilità ai prefetti di "individuare specifiche aree sensibili che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza", e quindi ai questori "di adottare, laddove necessario, i divieti e le prescrizioni riguardanti lo svolgimento delle manifestazioni preavvisate". Tradotto: i prefetti potranno "isolare" parti di città, tenendo lontani gli irriducibili no green pass, e i questori agire di conseguenza.

Regole più stringenti, sì, ma non al punto, come si ipotizzava, da vietare cortei e prevedere solo presidi statici per chi intende esprimere dissenso. Anche se un presidio statico non è comunque da escludere: "Per assicurare la più efficace tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica – è sempre nero su bianco nelle disposizioni ministeriali –, determinate manifestazioni potranno tenersi esclusivamente nel rispetto di specifiche modalità di carattere restrittivo, per le quali, ad esempio, potrà essere disposto lo svolgimento in forma statica, ovvero prevista la regolamentazione di percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche". E il corteo di domani, al momento, non è stato né preavvisato né ha un itinerario concordato.

Di preavvisato, c’è solo l’iniziativa all’Arco della Pace con Robert F. Kennedy Jr, 67 anni, terzo degli 11 figli dell’omonimo Bob, nipote di JFK, che ha definito il certificato verde un attacco alla libertà. Alcuni manifestanti, nelle chat, hanno proposto di far partire da lì il corteo anziché da piazza Fontana. Ma il serpentone umano e le sue ramificazioni, che ogni sabato paralizzano il traffico e creano disagi alle attività commerciali, sarà concesso? "Domani (oggi ndr ) – ha proseguito Sala – c’è l’incontro in Prefettura, per noi parteciperà l’assessore Granelli. Vediamo cosa dice il prefetto".

Promuovere una manifestazione in un solo posto "sarebbe una soluzione, io spero buona per tutti, in ottica di avvicinamento al Natale. Ma la preoccupazione ovviamente permane". Nella circolare del ministro, a proposito delle manifestazioni si evidenziano non solo "elevate criticità sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica e sul libero esercizio di altri diritti, come lo svolgimento di attività lavorative e la mobilità dei cittadini", ma anche "un significativo livello di inosservanza delle disposizioni di prevenzione del contagio, con potenziale pericolo di incremento dei contagi e, dunque, per la salute dei cittadini". Altri elementi che hanno un peso al momento di decidere.

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