Paullo, le risottate nel paese del Carnaroli in un maxi-pentolone di tradizioni

La sagra “El dì de la festa” al parco Muzza: protagonista il territorio tra gastronomia ed eventi. A fare da contorno concerti, street food, esibizione della banda cittadina e animazione per bambini

“El dì de la festa”: in alto il pentolone capace di contenere fino a 50 chili di riso

“El dì de la festa”: in alto il pentolone capace di contenere fino a 50 chili di riso

Paullo (Milano) - Era il 1945 quando un agronomo e risicoltore di Paullo, Angelo De Vecchi, riuscì a selezionare una particolare tipologia di riso, nato dall’incrocio tra il Vialone e il Lencino. Nella sua ricerca del chicco perfetto, durata anni, De Vecchi fu aiutato da uno dei suoi lavoranti, tale Carnaroli. Da qui il nome del prodotto che nacque da quella lunga e ostinata sperimentazione. Una delle tipologie di riso oggi più conosciuta e diffusa, apprezzata soprattutto per la sua capacità di tenere la cottura, affonda dunque le sue origini nella Paullo del tempo che fu, un paese dalle forti tradizioni agricole. Ed è proprio un omaggio alle tradizioni agricole e alla storia del territorio la sagra "El dì de la festa", rimasta in agenda sabato e domenica al parco Muzza con una serie di eventi a tema gastronomico, e non solo.

Nella due giorni organizzata dalla Pro Loco e giunta alla terza edizione il piatto forte sono state le tre maxi risottate, tutte preparate con riso Carnaroli "gran riserva" nel gigantesco pentolone messo a disposizione dalla Pro Loco di Gorgonzola e capace di contenere fino a 50 chili di riso, per un totale di 700 porzioni. Oltre 600 porzioni sono state servite sabato sera, quando a cimentarsi nella prima, grande risottata della rassegna è stato lo chef Daniele Persegani, già protagonista di uno show cooking nel pomeriggio. Ieri a pranzo è stata la volta del "risot de Pau", cucinato grazie alla collaborazione della Pro Loco di Gorgonzola. Gli ingredienti? Salsiccia e brodo di gallina. A chiudere la rassegna, a cena, il tradizionale risotto alla milanese.

Tra le specialità che sono rimaste in degustazione durante la kermesse c’erano anche il gelato di riso e una birra ricavata dalla fermentazione dei chicchi. Oltre alla tradizionale torta "Chiaro di luna a Paullo", il dolce ideato dal pasticcere Ettore Pahor, che non è preparato col riso, ma affonda le sue radici nella storia del territorio. A fare da contorno agli eventi gastronomici della rassegna, che ha coinciso anche con le celebrazioni per i Santi protettori di Paullo, Quirico e Giulitta, sono stati stand di hobbisti, esibizioni della banda cittadina e concerti live, coi quali si è cercato di coinvolgere anche i giovani. Tra i presenti alla manifestazione anche il sindaco di Paullo Federico Lorenzini, che ha sottolineato l’importanza della sagra sul fronte della socialità e come elemento di coesione all’interno del paese.

 

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