ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

"Sabato niente scuola: tutti d’accordo"

L’Istituto Benini ha adottato il nuovo orario "ma non chiamiamola settimana corta, dovrebbe essere la normalità"

di Alessandra Zanardi

"Chiamarla settimana corta è quasi paradossale, cinque giorni di scuola dovrebbero essere la normalità". L’istituto superiore Vincenzo Benini di Melegnano, col suo preside Claudio D’Antoni, è tra i plessi del Milanese che hanno deciso di adottare lo "schema a cinque": si fa lezione dal lunedì al venerdì, e il sabato è libero per tutti. In settimana si esce da scuola un’ora più tardi del solito (con due intervalli durante la mattinata), in compenso nel weekend si può rifiatare e ricaricare le batterie. E non si tratta solo di risparmio energetico, ossia dell’esigenza di tagliare le bollette evitando di mettere in funzione gli impianti anche al sabato.

"In questo modo si migliora la qualità del tempo-scuola, si dà modo agli alunni di recuperare le energie e riconnettersi con le famiglie. I ragazzi possono andare al museo, fare sport, trascorrere del tempo coi genitori. Non è poco - spiega il dirigente, al timone dell’istituto di Melegnano dall’inizio dell’anno scolastico -. Così si libera spazio per coltivare gli interessi personali e per una maggiore conciliazione dello studio con la vita privata".

Al Benini - oltre 900 studenti tra liceo scientifico e istituto tecnico, in arrivo da Melegnano e da numerosi Comuni del circondario - la settimana corta è già realtà. "Ad oggi non abbiamo ricevuto nemmeno una mail di protesta. E se inizialmente, secondo un sondaggio condotto dagli stessi studenti, il 75% dei ragazzi era favorevole ai cinque giorni di lezione, ora questa percentuale è cresciuta fino al 100%, a riprova del fatto che l’orientamento del nostro istituto è in linea con le esigenze degli alunni e delle loro famiglie. I riscontri, finora, sono positivi". Se altrove alcuni dirigenti scolastici e consigli d’istituto hanno adottato la settimana breve in nome del risparmio energetico ma con qualche malumore, a Melegnano la scelta è convinta, "in questo modo si favorisce una dimensione più umana dello studio, che va vissuto in maniera serena e non con l’ansia da prestazione - ribadisce D’Antoni -.

Non solo. Con gli uffici pubblici che al sabato sono chiusi, la segreteria della nostra scuola faticava, in quello stesso giorno, ad interfacciarsi con l’esterno. E ne guadagna anche la sicurezza, con un giorno in meno di esposizione degli studenti ad eventuali rischi".

Affinché il fine settimana sia davvero riposante, è importante che i ragazzi non siano oberati di compiti, "un aspetto, questo, al quale si presta attenzione", assicura il preside.