Novate Milanese (Milano) – Emozioni, gioia e divertimento per il rugby inclusivo. Grazie alla collaborazione dell’associazione sportiva Rugby Rho, la cooperativa sociale Duepuntiacapo e il progetto "Terzo Tempo-Cantieri per la via interdipendente", dieci persone con disabilità hanno praticato rugby con i giocatori rhodensi. "È stato il primo incontro di allenamento condiviso per il gruppo di persone con disabilità che frequentano il corso "Rugby Inclusivo per tutti" e i ragazzi della squadra under 14 del Rugby Rho. È stato emozionante vedere come tutti i ragazzi si sono divertiti durante l’allenamento e poi nella partitella finale. C’è stata molta complicità tra i giovani giocatori e i nostri ragazzi, adulti che hanno condiviso una splendida giornata insieme", spiega Silvia Porta, coordinatrice ed educatrice del centro diurno disabili di Novate. Il progetto durerà due anni e gli allenamenti dureranno fino a maggio.
La collaborazione con il rugby Rho prevede che tre educatori partecipino agli allenamenti settimanali dei giovani rugbisti, aiutando gli allenatori nella gestione di bambini con delle difficoltà. "È un evento che ci è piaciuto molto. Per i nostri ragazzi è un grande insegnamento di vita, sociale, che servirà anche fuori dal campo. Questo oltre al divertimento e allo splendido terzo tempo, in cui hanno mangiato tutti insieme", spiegano i genitori. Il corso partito a novembre si svolge tutti i mercoledì pomeriggio presso gli spazi del centro diurno disabili di Garbagnate e vede la partecipazione di 10 persone con disabilità guidate da un istruttore specializzato ed educatori professionali. Il progetto è gestito dalla Cooperativa Sociale Duepuntiacapo e si inserisce in quello più ampio "Terzo Tempo-Cantieri per la via interdipendente".
E il progetto intende promuovere la diffusione della cultura dell’inclusione nello sport, tramite lo scambio di competenze sportive ed educative tra educatori e allenatori grazie agli incontri di allenamento condivisi tra persone con disabilità e atleti del Rugby Rho sul campo, che permettono di creare nuovi legami e generano capacità relazionali e sensibilità inclusiva in tutte le persone coinvolte", conclude Silvia Porta. "Sabato è stato coinvolto un gruppo composto da circa 30 partecipanti. Un momento piacevole e di crescita per tutti in cui si è respirata una bella aria di condivisione e inclusione genuina. L’iniziativa si ripeterà il 20 aprile e l’11 maggio", commentano dal Rugby Rho.