Ruby ter, legali 'olgettine': "Proscioglierle da falsa testimonianza". Pm: "Sarebbe folle"

La richiesta è stata avanzata nell'udienza di stamattina.Attesa la decisione dle Tribunale. intanto è un figgi fuggi di testimoni

Alessandra Sorcinelli e Barbara Faggioli in tribunale nel 2012

Alessandra Sorcinelli e Barbara Faggioli in tribunale nel 2012

Milano, 24 novembre 2021 - Oggi, a Milano, nuova udienza del processo Ruby ter, in cui Silvio Berlusconi è imputato insieme ad altre 28 persone, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Dopo l'ex modella Barbara Faggioli, ora anche altre "ex olgettine" chiedono al Tribunale di dichiarare subito il loro proscioglimento dall'accusa di falsa testimonianza. La richiesta, presentata dai difensori delle varie ragazze sotto processo, è stata avanzata nell'udienza di questa questa mattina, dopo la decisione presa il 3 novembre scorso dai giudici di dichiarare inutilizzabili le testimonianze sui festini di Villa San Martino rese da 18 delle cosiddette "olgettine" nelle aule dei processo Ruby e Ruby bis.

Testimonianze che, alla luce della decisione presa dal Tribunale, non potranno essere utilizzate nel processo sulla presunta maxi corruzione degli ospiti delle serate di Arcore da parte di Silvio Berlusconi. Da qui la richiesta dei difensori delle varie ragazze imputate di dichiarare subito il proscioglimento dal reato di falsa testimonianza. Una strada, questa, prevista dall'art. 129 del codice di procedura penale: "In ogni stato e grado del processo, il giudice, il quale riconosce che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato ovvero che il reato è estinto o che manca una condizione di procedibilità, lo dichiara di ufficio con sentenza".

Il pm: "Sarebbe decisione folle"

Ma il pm di Milano Luca Gaglio ha chiesto "fermamente" che vengano rigettate le istanze delle difese delle giovani imputate nel caso Ruby ter, che hanno chiesto il proscioglimento delle loro assistite con "immediata declaratoria", prima della fine del dibattimento, dal reato di falsa testimonianza, che viene contestato assieme alla corruzione in atti giudiziari. I giudici della settima penale hanno spiegato alle parti che decideranno nelle prossime udienze sulle richieste delle difese. In sostanza, il pm Gaglio, con a fianco l'aggiunto Tiziana Siciliano, ha chiarito che ritiene "folle" una decisione ora, prima della fine del dibattimento, sulle false testimonianze, perché quei reati sono "strettamente connessi" con l'accusa di corruzione in atti giudiziari e, dunque, con una pronuncia in questa fase il collegio potrebbe rendersi incompatibile e quindi bisognerebbe «stralciare», ossia separare i due reati, e ripartire con altri giudici. E ciò non va nell'ottica della "economia processuale". Per la Procura, tra l'altro, le giovani assunsero la qualifica di "pubblico ufficiale" come testimoni nei due processi sul caso Ruby, quando ci furono le convocazioni come testi nel novembre 2011 e quindi prima che andassero in aula a deporre. Le giovani, secondo i giudici del Ruby ter, che hanno deciso l'inutilizzabilità dei loro verbali, avrebbero dovuto essere, però, indagate e assistite da avvocati. "Oggi saremmo qui anche se quelle testimonianze non fossero state mai rese", ha spiegato, tuttavia, il pm Gaglio, perché, secondo l'accusa, la corruzione in atti giudiziari delle testimoni pubblici ufficiali era già iniziata nel novembre 2011 e la "cessazione della qualità pubblico ufficiale»"da giurisprudenza non fa cadere il reato. La corruzione è contestata fino al 2015. Anche il legale di parte civile Gabriella Vanadia, che rappresenta la Presidenza del Consiglio, ha chiarito che, anche se la "dichiarazione di inutilizzabilità decisa dai giudici rende inesistente le false testimonianze, i due reati risultano estremamente connessi e contrasta, dunque, con l'economia processuale provvedere in questa sede a una pronuncia immediata sulle false testimonianze".

Fuggi fuggi di testimoni

L'ex legale di Karima El Mahroug, l'avvocato Luca Giuliante, tra i 29 imputati, assieme a Silvio Berlusconi, nel processo, ha deciso di rinunciare al suo esame in aula che era previsto per l'udienza di oggi e valuterà semmai di rendere dichiarazioni spontanee più avanti nel dibattimento. La comunicazione di rinuncia all'interrogatorio, firmata dal legale di Giuliante, l'avvocato Fabio Giarda, è pervenuta ai giudici della settima penale. Nelle scorse udienze Marysthell Polanco, una delle giovani delle serate di Arcore, dopo essersi consultata col suo avvocato Paolo Cassamagnaghi in relazione all'ultima ordinanza dei giudici sulla "inutilizzabilità  delle dichiarazioni testimoniali rese" nei dibattimenti Ruby e Ruby bis da 18 'ex olgettine' imputate nel 'ter', aveva deciso di non rendere più le spontanee dichiarazioni che aveva annunciato. Ora è arrivata la rinuncia di Giuliante all'esame. Per l'1 dicembre sono fissati, in teoria, gli interrogatori in aula di Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli, che in dichiarazioni alla stampa hanno di recente attaccato l'ex premier, e di Luca Risso, ex fidanzato di Karima-Ruby. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro