Caso Ruby, ancora soldi da Berlusconi: 7mila euro per il compleanno della figlia

Prima che scattasse l'inchiesta, l'ex premier avrebbe fatto avere alle ragazze ospiti alle serate di Arcore una 'liquidazione' da 25 mila euro ciascuna. Solo dopo un paio di mesi, però, le giovani avrebbero chiesto ancora soldi e a quel punto sarebbero iniziate le consegne in banconote da 500 euro

Ruby "Rubacuori" in vacanza alle Maldive con un "quad" in spiaggia

Ruby "Rubacuori" in vacanza alle Maldive con un "quad" in spiaggia

Milano, 18 febbraio 2015 - Karima El Mahroug, detta Ruby, avrebbe ricevuto soldi in contanti negli ultimi mesi consegnati per conto dell’ex premier Silvio Berlusconi con tranche anche da 14-15mila euro. Karima El MaroughSecondo gli accertamenti degli investigatori, che indagano per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari la ragazza, oggi 21enne, e altre giovani che partecipavano alle "serate di Arcore", avrebbe sostenuto spese sproporzionate rispetto ai redditi, come un party da 7mila euro per il compleanno della figlia o l’acquisto di abiti di alta sartoria o una vacanza alle Maldive per nove giorni per due persone che potrebbe essere costata tra i 60 e i 90mila euro

A differenza delle altre ragazze, una ventina in totale, perquisite ieri dalla polizia giudiziaria nell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, Ruby non avrebbe ricevuto i soldi in contanti dal ragioniere Giuseppe Spinelli (sentito ieri dai pm per 7 ore), tesoriere di fiducia di Berlusconi, ma da alcuni 'factotum' tra Milano e Genova, dove la ragazza vive. Le consegne di contanti, in alcuni casi in tranche da 14-15mila euro, sarebbero avvenute anche tra novembre e i giorni scorsi. Gli investigatori avrebbero accertato poi che la ragazza nell'ultimo periodo ha effettuato spese 'folli', non compatibili con i redditi dichiarati, come i sette mila euro, pagati lo scorso dicembre, per il party di compleanno della figlia, che tra l'altro frequenta una scuola privata. Un tenore di vita, dunque, molto alto e non giustificabile, secondo gli inquirenti, con i suoi guadagni. Dalle indagini è emerso, inoltre, soprattutto attraverso intercettazioni, che la giovane avrebbe anche richiesto un abito del sarto Gianni Campagna. Secondo le indagini, poi, l'avvocato Luca Giuliante, perquisito ieri, avrebbe, in sostanza, avuto il ruolo di gestire le richieste di denaro della marocchina a Berlusconi, consigliandole anche di non esagerare. La ragazza avrebbe anche regalato borse di marca alle sue amiche. Tra l'altro, ieri gli investigatori nel corso delle perquisizioni a casa della giovane hanno fotografato borse e scarpe che aveva in casa, oltre a sequestrare fatture di acquisti da lei effettuati e estratti conto.

La locale squadra mobile, su delega della procura di Milano, ha effettuato anche una perquisizione nell'abitazione di Iris Berardi a Forlì, la giovane forlivese di origine brasiliana che avrebbe partecipato ai presunti festini a luci rosse nella residenza di Arcore dell'ex premier Silvio Berlusconi.

 

'StTIPENDIO', 'LIQUIDAZIONE' E ANCORA SOLDI - Da quanto emerge dalle indagini, alla fine del 2013, pochi giorni prima che scattasse l'inchiesta cosiddetta 'Ruby ter', Silvio Berlusconi avrebbe fatto avere alle ragazze ospiti alle serate di Arcore una 'liquidazione' da 25 mila euro ciascuna. Solo dopo un paio di mesi, però, le giovani avrebbero chiesto ancora soldi e a quel punto sarebbero iniziate le consegne in banconote da 500 euro. Secondo le indagini della polizia giudiziaria, coordinate dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, Berlusconi, infatti, fino al 2013 avrebbe fatto versare dal ragioniere Giuseppe Spinelli bonifici mensili da 2500 euro alle ragazze. Giovani che, come si legge nei decreti di perquisizione, "hanno ricevuto per molti mesi, a cavallo dei processi" sul caso Ruby, nei quali erano testimoni, "una sorta di stipendio mensile dall'imputato". Ad un certo punto, però, l'ex premier avrebbe smesso di versare quello "stipendio" e quasi "all'inizio della presente indagine", ossia quella 'Ruby ter', ossia tra dicembre 2013 e gennaio 2014, avrebbe "disposto a favore dei falsi testimoni una non modica liquidazione". Liquidazione da 25mila euro ciascuna. Trascorsi un paio di mesi le ragazze, tuttavia, avrebbero cominciato a chiedere ancora soldi. In una cassetta di sicurezza di Francesca Cipriani ieri sono stati trovati 45mila euro in banconote da 500. Ieri, da quanto si è saputo, oltre alle perquisizioni a carico delle 21 ragazze, Ruby compresa, e dell'avvocato Luca Giuliante, gli investigatori hanno eseguito anche perquisizioni presso terzi, cioè nei confronti di soggetti non indagati. Si sono recati, infatti, anche negli uffici dello studio di architettura Redaelli che ha progettato la villa, disegnata dall' 'archistar' Botta, da un milione di euro a Bernareggio (Monza) che Berlusconi avrebbe messo a disposizione di Barbara Guerra. 'Visite' anche nello studio del commercialista di Ruby e nell'abitazione dei genitori di Luca Risso, compagno di Ruby.

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