Ruby ter, Procura: Berlusconi continua a retribuire le ragazze delle 'serate di Arcore'

Sarebbero stati individuati tramite analisi sulle movimentazioni bancarie altri versamenti sui conti correnti delle giovani (soldi che non compaiono, però, nelle loro dichiarazioni dei redditi) e anche alcune acquisizioni sospette di immobili. La polizia giudiziaria ha perquisito le abitazioni delle giovani e ha sequestrato cellulari e pc

Combo Ansa: Ruby e Berlusconi

Combo Ansa: Ruby e Berlusconi

Milano, 17 febbraio 2015 - Nell'ambito dell'inchiesta Ruby ter, dalle indagini è emerso che Silvio Berlusconi continuerebbe a pagare non più con un bonifico di 2.500 euro al mese ma in altre forme, le ragazze che frequentavano le feste ad Arcore. Sarebbero stati individuati, infatti, tramite analisi sulle movimentazioni bancarie altri versamenti sui conti correnti delle giovani (soldi che non compaiono, però, nelle loro dichiarazioni dei redditi) e anche alcune acquisizioni sospette di immobili. Tra l'altro, un nuovo capo di imputazione per corruzione in atti giudiziari (emerso con una proroga delle indagini a dicembre) riguarderebbe proprio l'offerta da parte di Berlusconi di due case per Barbara Guerra e Iris Berardi. Le due giovani prima si erano costituite parti civili nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti e poi avevano revocato la loro costituzione. Gli investigatori della sezione di polizia giudiziaria di Milano hanno trovato anche alcune migliaia di euro in contanti in una cassetta di sicurezza nella disponibilità della showgirl Francesca Cipriani. La giovane,come ha spiegato il suo legale, l'avvocato Marco De Giorgio (che difende anche Miriam Loddo e Giovanna Rigato), "ha aperto la cassetta senza problemi, perché non si può dire che quei soldi siano frutto di un reato".

PERQUISIZIONI CASE - Questa mattina sono state eseguite delle perquisizioni nelle abitazioni di alcune ragazze che avevano partecipato alle feste di Arcore e che sono indagate per corruzione in atti giudiziari. Non, quindi, le giovani indagate solo per falsa testimonianza. Sono una ventina in totale, tra loro Lisney Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, le gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo, Aris Espinosa, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Maria Esther Garcia, Polanco, Barbara Guerra,  Miriam Loddo, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti, Ioana Visan e Karima El Marough a Genova. Durante la perquisizione nelle case delle ragazze, Ruby compresa, sono stati sequestrati telefoni cellulari e pc. Nel caso dell'ex show girl Barbara Guerra, secondo l'inchiesta, Silvio Berlusconi avrebbe messo a disposizione una villa da un milione di euro progettata dall'architetto Mario Botta, villa Redaelli a Bernareggio. Quando in mattinata le forze dell'ordine hanno bussato alla sua porta per perquisire l'abitazione, la ragazza non voleva aprire e lo ha fatto soltanto quando sono arrivati i vigili del fuoco. Perquisito anche l'avvocato Luca Giuliante, anche lui indagato nell' inchiesta con la stessa accusa. Il legale era assente, mentre era in casa la sua compagna: gli investigatori avrebbero portato via il computer trovato nell'abitazione.

Da quanto si è saputo, le perquisizioni effettuate sono relative a nuovi elementi investigativi emersi tra cui recenti movimentazioni di denaro sui conti correnti. Come è emerso dalle motivazioni delle sentenze di primo grado sui casi Ruby (Berlusconi è stato assolto in appello) e 'Ruby bis' (condannati Fede, Mora e Minetti), che hanno dato il via all'inchiesta con la trasmissione degli atti in Procura, le ragazze sarebbero state ricompensate dall'ex premier per mentire nel corso delle loro testimonianze in aula. In particolare, le giovani avrebbero ricevuto una sorta di stipendio da 2.500 euro al mese dal leader di Forza Italia.

L'INCHIESTA PER 'INQUINAMENTO PROBATORIO' - L'inchiesta su questo presunto "inquinamento probatorio" è scattata il 23 gennaio 2014 e vede indagati in totale 45 persone. Berlusconi, in particolare, è "gravemente" indiziato del reato di "corruzione in atti giudiziari" per aver pagato il silenzio non solo delle ragazze chiamate a testimoniare sulle serate ad Arcore, ma anche e soprattutto di Ruby alla quale - questa è l'ipotesi - avrebbe promesso "un ingente compenso se avesse taciuto o 'fatto la pazza'". Indagati anche i suoi storici legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo, la giovane marocchina Karima El Marough e molte delle ragazze che hanno preso parte ai presunti festini a luci rosse. Tra gli indagati, anche l'avvocato Luca Giuliante, che fu legale di Ruby, e 'protagonista' di un misterioso interrogatorio effettuato, secondo l'accusa, per sapere dalla marocchina che cosa aveva dichiarato nelle prime battute delle indagini ai pm milanesi. E Francesco Magnano, noto come il 'geometra di Arcore'. L'indagine è passata per una proroga e deve essere chiusa (a meno di un'ulteriore proroga) entro i primi giorni di marzo. Investigatori e inquirenti, dopo aver analizzato le carte e i file sui pc trovati nel corso delle perquisizioni di oggi, chiuderanno l'inchiesta in tempi brevi, probabilmente archiviando qualche posizione. Per gli altri, invece, dopo la chiusura delle indagini si profila la richiesta di rinvio a giudizio. 

TESORIERE DI BERLUSCONI SENTITO COME TESTE - Gli investigatori e il pm di Milano Tiziana Siciliano hanno ascoltato per sette ore come persona informata sui fatti il ragioniere Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Silvio Berlusconi e che, secondo l'accusa, era il responsabile dei pagamenti alle cosiddette 'Olgettine' per conto dell'ex premier. L'audizione si è tenuta fuori Palazzo di Giustizia davanti ai pm titolari dell'inchiesta Tiziana Siciliano e Luca Gaglio che hanno chiesto conto di alcuni versamenti di denaro, anche recenti, sui conti delle ragazze ospiti alle serate di Arcore e che avrebbe effettuato per conto di Berlusconi.

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