Legionella, trovati valori sospetti anche a Rozzano

Il batterio isolato nei rubinetti del quartiere Alboreto. Il sindaco prova a rassicurare: "Nessuna epidemia"

La mappa della contaminazione

La mappa della contaminazione

Rozzano (Milano), 4 agosto 2018 - "Nessuna epidemia". Il sindaco di Rozzano Barbara Agogliati (Pd) tranquillizza i suoi cittadini sull’allarme legionella scattato ieri. Le analisi eseguite da Ats nei giorni scorsi hanno infatti accertato la presenza di "valori del batterio superiori alla norma", come specifica il sindaco che ha inoltrato l’avviso all’amministratore di condominio e distribuito un foglio con tutte le precauzioni anti legionella. Analisi partite da un caso di contagio che risale a un paio di mesi fa: una persona che ha contratto la legionella, "di cui non sappiamo nulla, la Ats ci ha solo informato del caso", racconta Agogliati, si era fermata per un periodo a Rozzano. Almeno per ora, il riscontro della presenza del batterio ha coinvolto il condominio della centrale piazza Alboreto dove vivono circa 150 famiglie, in otto scale da sei piani ciascuna e i negozietti della piazza. "A seguito di analisi delle acque è stata riscontrata la presenza di legionella – si legge sul documento –. Chiediamo di attenervi scrupolosamente alle indicazioni".

La prima, la più importante, di "non utilizzare assolutamente acqua calda", questo perché il batterio prolifera in presenza di temperature tra i 20 e i 50 gradi. A un calore maggiore, il batterio muore, mentre a uno minore ai 20 gradi, risulta inattivo. Tra le altre raccomandazioni, fare una corretta manutenzione ai rubinetti, sostituendo i filtri o lasciandoli a bagno con l’anticalcare. Poi, "allontanarsi dai rubinetti dopo averli aperti, spalancando le finestre per far circolare l’aria ed evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazioni". In ultimo, "evitare l’impiego di acqua del rubinetto per gli apparecchi aerosol e ossigenoterapia". Il comtagio, infatti, avviene attraverso l’inalazione di minuscole particelle di acqua contaminata (non si trasmette da persona a persona o attraverso gli alimenti o bevendo l’acqua). "Voglio rassicurare i cittadini: l’intervento di disinfezione è già in atto e Ats ci ha confermato che non ci sono rischi per la salute pubblica – aggiunge Agogliati –. Alla fine del processo di sanificazione saranno effettuate nuove analisi dell’acqua per scongiurare la presenza del batterio". Già ieri Ama Rozzano (Azienda multiservizi ambientali) ha provveduto a un primo intervento di bonifica, applicando uno shocktermico all’impianto di raccolta dell’acqua. La temperatura del serbatoio è stata alzata fino a 70 gradi, per uccidere il batterio. Tra qualche giorno, il personale farà il giro casa per casa per la seconda fase della bonifica.

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