Roulotte di nomadi in via Cusago, i cittadini: "Non possiamo andare avanti così"

La protesta dei residenti e la richiesta di sicurezza

I nomadi si sono accampati su un terreno di proprietà privata

I nomadi si sono accampati su un terreno di proprietà privata

Milano, 24 aprile 2019 - Pare una saga infinita. I nomadi camminanti, gruppi italiani che dalla primavera si accampano abusivamente in città parcheggiando le carovane nei punti più disparati, non vogliono saperne di abbandonare il quartiere di Muggiano, all’estrema periferia ovest. Ieri mattina è arrivato l’ennesimo grido d’aiuto dagli agricoltori della zona: «Di nuovo roulotte in via Cusago». Circa una decina di mezzi. Con il solito copione di panni stesi e immondizia. Stavolta non sulla strada e neppure sulla pista ciclabile (protetta dallo scorso anno da una barriera di new jersey in cemento) ma su un terreno di proprietà privata. «I nomadi hanno divelto la recinzione arancione e si sono parcheggiati come se nulla fosse, su un’area prospiciente a un vecchio edificio, in via Cusago all’altezza del civico 275», ha fatto sapere Daniele Albini, vicepresidente del Consorzio Dam, Distretto agricolo milanese.

Un'emergenza che a quanto pare è stata risolta in fretta, perché il proprietario in persona si è presentato sul posto intimando ai nomadi di allontanarsi, ed è stato accontentato. «Ora dove andranno? Non si può continuare così», il coro degli agricoltori e dei cittadini che frequentano la zona. Venti giorni fa c’era stata la penultima puntata, quando i nomadi, per nulla scoraggiati dalla barriera di new jersey sistemata a protezione della pista ciclabile, avevano aggirato l’ostacolo posizionandosi tra il blocco di cemento e la carreggiata lungo il tratto compreso tra l’Acquedotto e il civico 275 di via Cusago. La polizia Locale è sempre intervenuta ad allontanare i camminanti e a multarli (un caso su tutti: quello dell’8 aprile, quando di roulotte ce n’erano 7, con a bordo almeno 21 persone). La speranza degli abitanti è che i nomadi non prendano l’abitudine di invadere le proprietà private, com’è successo ieri. Intanto, il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti ha scritto al Comune nei giorni scorsi per proteggere il tratto di strada «in cui le barriere di cemento sono arretrate rispetto al margine, consentendo quindi la sosta dei camper. Si sollecita l’urgente realizzazione della barriera definitiva lungo la pista ciclabile, che era stata prevista entro la fine del 2018. Una barriera che dovrà essere il più vicino possibile al ciglio stradale, in modo da non lasciare alcuno spazio per la sosta».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro