
Centrale operativa dei carabinieri
Milano – Sapeva bene che la madre aveva con sé lo smart watch anti violenza domestica, l'ha cercato e l'ha distrutto schiacchiandolo sul pavimento con i piedi. Proprio quel gesto ha fatto scattare l'allarme alla centrale operativa dei carabinieri e l'intervento del Radiomobile, che si è concluso con l'arresto di un ventunenne per maltrattamenti in famiglia.
Il mobile angel
Lo smart watch rientra nel progetto Mobile Angel sperimentato per tutto il 2023 anche a Milano: il dispositivo viene assegnato alle vittime di violenza domestica ed è collegato allo smartphone; in caso di situazioni di pericolo, chi lo indossa può attivare un alert collegato a un'applicazione, che a sua volta genera un allarme al 112.
L'intervento
Così è andata pure lunedì sera in un'abitazione in zona Certosa. I militari del pronto intervento sono arrivati alle 20.45 nell'appartamento in cui risiedono un cinquantottenne e la moglie cinquantasettenne, che lo scorso 18 ottobre hanno denunciato per la prima volta il figlio tossicodipendente per gli atteggiamenti aggressivi e le minacce per farsi dare i soldi per le dosi di droga. In casa, gli investigatori dell'Arma hanno trovato la coppia di coniugi e il ragazzo, che nel frattempo aveva distrutto lo smart watch e sottratto ai genitori i cellulari per impedire loro di chiamare aiuto. Il giovane, con conclamati problemi di dipendenza dalla droga e in cura in un centro psicosociale, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia: stava minacciando i genitori per farsi consegnare 40 euro.
I precedenti
Lo smart watch è stato assegnato alla donna il 5 novembre, mentre il 14 dicembre è stato notificato al ventunenne l'ordine di allontanamento dalla casa familiare. Un divieto che ha violato il 23 dicembre, facendo scattare l'alert; anche in quell'occasione, il ragazzo era stato arrestato. Una scena che si è replicata nove giorni dopo. Con lo stesso finale.