Milano, Burioni attacca il Comune che tiene l’erba alta nelle aree verdi: “Follia autolesionista”. Poi si corregge

Il noto virologo ha contestato la scelta dell’assessore dell’ambiente di Palazzo Marino: “Aumenta le zanzare che portano la dengue”, ma la risposta di un utente cambia la sua idea

Roberto Burioni alla presentazione del suo ultimo libro Match Point (Foto d'archivio)

Roberto Burioni alla presentazione del suo ultimo libro Match Point (Foto d'archivio)

Milano, 20 aprile 2024 – “Dei comuni stanno pensando, per favorire la presenza di insetti e la biodiversità, di tagliare meno l'erba. Se tra gli insetti di cui si favorirebbe la presenza ci fossero le zanzare, questa sarebbe letteralmente una FOLLIA AUTOLESIONISTA in vista del pericolo dengue”: le parole di Roberto Burioni sono state affidate a X (Twitter), com’è solito da parecchi anni.

Il virologo e docente del San Raffaele ha contestato in particolare la scelta di Palazzo Marino di ridurre la frequenza del taglio dell’erba in alcune aree verdi della città, una decisione che ha fatto discutere tanti cittadini, non solo il professor Burioni.

Le parole dell’assessore

Secondo l’assessore all’ambiente e al verde del comune, Elena Grandi, “è fondamentale tutelare la biodiversità, tutelare tutto quel mondo che nel prato vive e sopravvive grazie ai fiori e all'erba alta. Lo facciamo anche per tutelare e preservare l’umidità di quei prati che sempre più dovranno affrontare stati siccitosi”.

"In questo modo le piante che compongono il prato riescono a completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione del seme”, avevano sottolineato da Palazzo Marino i giorni scorsi. Per il professore del San Raffaele “una follia autolesionista” che favorirebbe solo le zanzare, pericolosamente viste perché portatrici del virus Dengue

La risposta dell’entomologo

È stato Leonardo Forbicioni, entomologo, naturalista e botanofilo a rispondere a Burioni e a farlo ricredere sulle sue posizioni: “Credo che l’erba non falciata non aiuti in alcun modo l’aumento numerico e/o comunque la proliferazione delle zanzare. Penso anzi che le conseguenze potrebbero essere assolutamente positive nei confronti del problema”.

I benefici di aumentare la diversificazione vegetale

"Un aumento della diversificazione vegetale farebbe aumentare sicuramente il numero di specie di artropodi presenti in una determinata area – ha spiegato Forbicioni – Tra questi, aumenterebbero anche, ad esempio, gli antagonisti ed i predatori delle zanzare. Aumentare il tasso di biodiversità anche in piccole aree come aiuole o giardini, non può che far bene all’equilibrio generale tra le specie”. “Per le zanzare – ha concluso l’entomologo – sono invece deleteri le piccole raccolte di acqua presenti nei giardini domestici”.

“Grazie mille! Una domanda: quali sono i maggiori predatori di zanzare adulte? E quali quelli delle larve?” ha chiesto Burioni; “Le larve compiono il ciclo interamente in acqua e quindi i loro predatori naturali sono tutti quegli artropodi (coleotteri, eterotteri, larve di libellula …) predatori che vivono in ambiente acquatico. Durante la fase adulta invece, sono predate da una infinità di organismi, piccoli insetti come Asilidi, Libellule…altri artropodi come i ragni, per arrivare fini agli uccelli (Balestruccio, Rondine…) ed ai mammiferi (Chirotteri), rettili (lucertole e gechi) ed anfibi.

E così, con un semplice scambio sui social, il virologo ha fatto un passo indietro e ha rettificato la propria posizione: “Alcuni comuni hanno deciso di tagliare meno l'erba. Come molti ho temuto che questo potesse fare aumentare il numero di zanzare. Lorenzo Forbicioni, entomologo, mi spiega che non è così e lo ringrazio”. E conclude: “La realtà è complessa, bisogna accostarsi sempre con umiltà alle questioni”.

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