
Un altro episodio violento al carcere minorile in via Calchi Taeggi
Ancora violenza al carcere minorile Beccaria: stando a quanto denuncia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), ieri un agente è stato colpito da una mattonella, un altro è stato ferito con un morso alla mano. "Oggi – dichiara il segretario lombardo del sindacato Alfonso Greco – i detenuti hanno protestato energicamente contro il trasferimento di un ristretto e alla fine a rimetterci è sempre il personale di polizia penitenziaria, che nonostante tutto continua a lavorare al Beccaria con spirito di sacrificio e abnegazione. Un agente è stato infatti ferito al volto da una mattonella lanciatagli contro, presa all’interno della cella, un altro alla mano dopo un morso. La situazione è veramente pesante e lavorare così è sempre più difficile e pericoloso". Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, "quel che sta succedendo nelle ultime settimane nelle carceri per adulti e minori – tra suicidi, aggressioni, risse, evasioni – è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza".
"Sono anni – continua – che il Sappe denuncia la necessità di espellere i detenuti stranieri, che sono oggi quasi 20mila fronte delle oltre 62mila presenze, e che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto". Contesta poi "l’aver tolto le sentinelle della polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta, la mancanza di agenti, il mancato finanziamento per i servizi antintrusione e anti-scavalcamento. Sono priorità assolute". La precedente rivolta risale allo scorso 24 marzo: incediati materassi al secondo piano e lanciate piastrelle contro gli agenti. Quattro persone, un detenuto e tre poliziotti penitenziari, erano finiti all’ospedale per aver respirato fumo. Altri due, soccorsi perché colpiti dagli oggetti scagliati. Red.Mi.