Riprendiamo gusto e piacere di essere umani

Adriana

Sartor*

Il re dei buoni propositi è la dieta. I lockdown hanno contribuito non poco ad allargare il giro vita. D’altro canto, chiusi in casa, il momento topico della giornata diventava il pranzo, quando venivano portate in tavola improbabili pietanze, nuove sperimentazioni culinarie e rivisitazione di antiche ricette. Un tempo era la nonna che dettava legge in cucina e tutta la famiglia si adeguava con gaudio. Oggi tutti viaggiano e nel ricettario delle famiglie sono entrate nuove esotiche combinazioni. Quello che un tempo era un’eresia, oggi porta un tocco di fantasia, pensiamo all’ananas, chi mai lo avrebbe messo sulla pizza? Tanto per citare un esempio. Si cucina sempre pensando a qualcuno, con amore. Come nella vita, in cucina bisogna avere pazienza: impastare, lasciar lievitare, saper dosare per trasformare un’esperienza in una delizia. Anche nel vivere, la cura dei dettagli fa la differenza. I classici latini accostavano otium e negotium, necessari alla nostra natura umana. Cucinare dà tempo per pensare. Mi viene in mente l’operazione di sgranare i piselli che lascia libera la mente di rielaborare momenti e produrre idee. Quante volte dopo ore e ore di riunioni improduttive, le peggiori incomprensioni si attenuano e gli accordi diventano a portata di mano grazie allo stare insieme a tavola a godere del buon cibo. Napoleone Bonaparte a chi gli chiedeva quando sarebbero finite le guerre rispondeva "datemi bravi cuochi e nessuno vorrà più correre nei campi di battaglia con il fucile in mano". Riprendiamo il gusto e il piacere di essere umani.

* Ad Elettrotec

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