Sul fiume riparte il turismo. Domenica, la prima. Tre visite guidate al Castello metteranno fine al lungo lockdown della Pro loco. Mascherine, distanza, prenotazione obbligatoria, micro-gruppi, 15 partecipanti al massimo, le nuove regole. I blitz culturali cambiano pelle "ma il fascino – giura il presidente Luca Ratti - è intatto". Il ‘protocollo sicurezza’ è stato scritto con gli esperti di una società ingaggiata dal sodalizio. "Proviamo recuperare una stagione inevitabilmente segnata dalla crisi sanitaria. Siamo in arretrato di 30mila visitatori". Nel frattempo, per mantenere caldo il rapporto con il pubblico, le guide hanno organizzato un corso di storia online, lezioni che hanno rivelato i legami fra Trezzo e i grandi accadimenti del Paese fra Quattro e Settecento, chicche seguite da migliaia di appassionati, desiderosi però di tornare a vedere le cose da vicino dopo tanto virtuale.
La fortezza viscontea è il punto di partenza di un tour all’aperto che può spingersi anche oltre le mura cittadine, fino al Villaggio operaio di Crespi d’Adda, gioiello Unesco, a due passi da qui. Ma fra ville di delizia e scorci mozzafiato c’è molto da vedere. Tre gli orari a disposizione domenica per entrare nella rocca, alle 16, alle 17 e alle 18, adesioni sulla pagina Facebook dei volontari, oppure scrivendo a prenotazioni@prolocotrezzo.com; o telefonando al 3459132210. Costo: 6 euro. Domani e domenica anche salita sulla Torre aperta dalle 15 alle 18.
Bar.Cal.