LAURA LANA
Cronaca

Rincari centri estivi fino al 65%, genitori in presidio a Cinisello

Comitati ed educatori sono scesi in piazza per dire "no" agli aumenti. "Garantiti inclusione e qualità del servizio, con tariffe articolate per tutti", la replica dell'amministrazione

Manifestazione contro il rincaro dei centri estivi a Cinisello

Manifestazione contro il rincaro dei centri estivi a Cinisello

I comitati genitori di Cinisello Balsamo sono scesi in piazza oggi, sabato 11 maggio, per protestare contro l’aumento delle tariffe dei centri estivi, quantificato dal 45 al 65%, e contro la diminuzione dei fondi per garantire gli educatori per bambini e ragazzi disabili. In questo caso, il Comune avrebbe stanziato una quota di 370 euro a settimana per i fragili, fondi che non coprono però tutti i costi e che sono inferiori ad esempio ai 650 euro che venivano erogati nel 2017.

“Siamo qui uniti per una causa comune. Questo presidio è un punto partenza bellissimo. Quali sono le nostre prospettive? Noi continuiamo – hanno spiegato i comitati genitori –. A interfacciarsi con l’amministrazione è andata male”. Nessuna risposta esaustiva, secondo i genitori che hanno organizzato il sit-in insieme a educatori, ex insegnanti, nonni e che ha visto la partecipazione anche dell’opposizione di centrosinistra. “Ci è stato detto dall’amministrazione che non è stato fatto un bando per la gestione dei centri estivi ma solo per dare gli spazi. Quindi, a Cinisello, non esistono centri estivi convenzionati ma c’è un Comune che rinuncia a percepire un affitto su spazi che, ci chiediamo, cosa avrebbero dovuto rendere. Forse sulle palestre che a luglio, a scuole chiuse sarebbero molto richieste?”, chiedono ironicamente le mamme.

“Dicono che il sostegno per la disabilità sarà garantito, ma questo ci sembra il minimo sindacale. E che potrebbero arrivare fondi ministeriali o regionali”. Troppi condizionali, dicono i comitati. “Una famiglia oggi deve iscrivere il proprio figlio con un’incognita sul prezzo, quindi con un’incognita enorme. Le associazioni fanno il loro lavoro: propongono un prezzo e fanno una proposta, ma l’aumento anche per la proposta più bassa peserà sulle famiglie per il 45% rispetto all’anno scorso”. Nell’incontro di mercoledì 8 maggio i comitati hanno chiesto all’amministrazione se è possibile prevedere uno stanziamento ulteriore già oggi. “Ci è stato risposto di no. Già un mese fa noi comitati genitori eravamo molto allarmati e avevamo scritto all’assessore, che ci aveva risposto di stare tranquilli e non dar retta alle voci. Poi le voci sono state confermate e ci è stato detto che, allora, era troppo tardi per chiedere qualcosa. Chiediamo, quindi, qual è il momento giusto in cui possiamo chiedere al Comune qualcosa di cui abbiamo diritto. Andiamo avanti non solo per questa iniziativa, ma per tutti i bisogni delle scuole”.

Il Comune, guidato dal sindaco Giacomo Ghilardi, già nei giorni scorsi, prima del presidio, aveva replicato alle istanze di genitori e comitati, spiegando quanto è stato garantito: “Spazi gratuiti per le associazioni che gestiranno le attività, sostegno alla disabilità e disponibilità per la messa a disposizione di risorse ministeriali e regionali o fondi residui”. Secondo la Giunta, le tariffe sono molto articolate e vanno da 70 a 130 euro “con scontistiche in base a durata, numero di figli e tipologia di attività”. In passato il Comune si era fatto carico dell’erogazione del pasto grazie a fondi ministeriali residui che erano legati alla pandemia e che oggi non sono più disponibili. “Oltre alla messa a disposizione a titolo totalmente gratuito degli spazi per le associazioni, sosterremo i costi di consumi e manutenzioni per una stima di 60mila euro”.

Non viene meno il sostegno all’inclusione. “Per bambini e ragazzi disabili e per i casi di fragilità segnalati dai servizi sociali abbiamo stanziato 140mila euro che andranno alle associazioni. Questa somma risulta congrua sulla scorta delle esperienze precedenti e in relazione a una stima dei bisogni. Il 19 maggio, a fine iscrizioni, avremo contezza delle vere necessità. Qualora il numero fosse superiore alla stima, ci adopereremo per trovare copertura”. Infine, l’amministrazione comunale ribadisce la volontà di mettere a disposizione ulteriori risorse che deriveranno dalla partecipazione a bandi ministeriali o regionali, come è accaduto lo scorso anno, e da fondi residui che potranno consentire una forma di sostegno alle famiglie per il contenimento dei costi. “A questo proposito gli assessori si sono resi disponibili a un confronto diretto con i genitori presenti per stabilire insieme i criteri di distribuzione, fermo restando che vi sia una formale delega di rappresentanza della maggioranza delle famiglie cittadine”.