Rigenerazione: individuate 5 aree dismesse

Sono ben cinque le aree dismesse e degradate del territorio cormanese che sono state inserite nel piano comunale di rigenerazione urbana, secondo le linee guida promosse dal Pirellone, per la loro riqualificazione ambientale e per il rilancio del tessuto produttivo della città. Dopo aver concluso l’iter di analisi e di valutazione, con la raccolta di proposte della cittadinanza, il Comune di Cormano ha così individuato questi comparti, dove potranno essere applicati quella serie di benefici alle imprese che decideranno di riqualificarle e di insediarvisi, ripristinandone anche il decoro urbanistico. Di questi cinque, quattro sono di proprietà privata e uno municipale: tutti sono diversi tra loro per la collocazione geografica nell’ambito cittadino e per la futura destinazione.

Si tratta dell’intera area nord di via del Lavoro, al confine con Paderno Dugnano, la ex-Nymco, tra via dei Giovi e la superstrada Milano-Meda, a ridosso di Milano, e due insediamenti produttivi dismessi rispettivamente in via Filzi e in via Cadorna. A queste aree va aggiunto anche il cosiddetto Villone, la struttura pubblica a residenza di via Sauro, in disuso da decenni, nella zona del Bì, la Fabbrica del gioco e delle arti. "Lo strumento della rigenerazione urbana rappresenta una grande opportunità per stimolare la crescita della nostra città - spiega Sergio Busico, assessore alle Attività produttive e alla rigenerazione urbana -. Da tempo a Cormano abbiamo visto spegnersi lentamente la capacità di attrarre lavoro e investimenti. Gli insediamenti produttivi sono dismessi: è necessaria appunto una riqualificazione ambientale che porterà ricadute positive anche per le attività imprenditoriali e per l’occupazione locale".

Giuseppe Nava

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