
di Barbara Calderola
Come nel 1986, 35 anni dopo è l’oro olimpico di Los Angeles 1984 nei 10mila metri Alberto Cova a fare gli onori di casa al taglio del nastro dello stadio. E non solo. Ieri, accanto al mezzofondista più famoso della storia dell’atletica italiana, c’era Paolo Scirea, fratello di Gaetano, al quale è dedicato l’impianto di Cernusco, fresco di restyling.
Il colpo d’occhio sulle tribune è impressionante, un rettilineo capace di ospitare 1950 spettatori, "fra i più grandi della Lombardia", sottolinea nel discorso di rito Grazia Maria Vanni, assessore alla partita. "È un’eredità importante di Città dello Sport 2020, grande manifestazione bloccata dal Covid, ma non il grande progetto che ci ha lasciato – aggiunge il sindaco Ermanno Zacchetti –. Tutt’altro che scontato dopo lo scoppio della crisi sanitaria".
L’intervento era stato deciso prima che il virus cambiasse tutto, ma il lockdown aveva fatto temere per la conclusione dei lavori. Obiettivo del cantiere, "eliminare le barriere architettoniche per tutti, atleti e spettatori", ha ripetuto il primo cittadino alla cerimonia.
In tanti hanno partecipato all’inaugurazione, la prima di una lunga serie che nei prossimi due anni "trasformerà il Naviglio in un punto di riferimento per lo sport accessibile".
La giunta costruirà altri due campi da calcio e uno da rugby, anzi due se si conta anche quello in erba per gli allenamenti, e poi ci sarà il padel, figlio del tennis che fa furore.
Programmi che hanno "una pietra angolare nel Scirea", da sempre nel cuore di generazione di cernuschesi, che qui si sono cimentati in squadra e da soli.
"L’impianto ospita più di 54mila ragazzi l’anno – sottolinea Vanni – meritava l’investimento di 2 milioni per il salto di qualità". Il primo a più di 30 anni da quando è entrato in servizio "e con queste opere sarà attuale per altri 30", ripete l’assessore.
Alla base della scelta "c’è l’importanza dello sport per tutti, ma in particolare per i giovani, non è mai stato così chiaro come nell’ultimo anno e mezzo", ribadisce Zacchetti.
È questo il concetto che spiega il corposo programma di investimenti in programma con la formula del project-financing, l’accordo pubblico-privato. Prima del Covid la dimensione si avvicinava ai 4 milioni, ora i conti sono da rifare per adeguarli alla realtà, ma la sostanza non cambia: "Le strutture si faranno".
La determinazione è la stessa che ha portato allo stadio rinnovato, "biglietto da visita della città e delle società" legatissime al loro tempio. Anche per l’uomo a cui è dedicato. Il libero della nazionale campione del mondo 1982, nato e cresciuto sui campetti di Cernusco: "Scirea è un esempio per tutti. Non solo per i risultati – spiega Zacchetti – ma per lo stile. La sua è una lezione senza tempo".
L’inaugurazione è stato l’appuntamento clou della Festa dello Sport che nel weekend ha visto la partecipazione di tantissime persone. Fra i momenti più significativi, la consegna del nuovo campo da basket ai ragazzi delle scuole di via don Milani.