Rider, scatta lo sciopero di Capodanno "Ferie revocate. E noi non consegniamo"

La prima protesta del 2023 riguarda lavoratori che non si sono mai fermati

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Sarà il primo sciopero dell’anno, con al centro i diritti di lavoratori che durante le feste non hanno mai fermato la corsa. Per il primo gennaio 2023, Capodanno, i rider lombardi di Just Eat incroceranno le braccia. "La causa scatenante della protesta – spiega il sindacato Filt-Cgil (allo sciopero aderisce anche Uiltucs) – è la revoca, ai danni di numerosi rider, delle ferie già accordate proprio per la giornata di Capodanno. La scarsa capacità di pianificazione si ripercuote sui dipendenti, come già successo nel periodo tra Pasqua e il primo maggio e nel periodo estivo, caratterizzati da ferie imposterevocate sempre con scarso preavviso".

Tra i colossi del delivery Just Eat è l’unica azienda a offrire ai rider un contratto di lavoro subordinato ma, secondo il sindacato, "ha assunto i rider come dipendenti senza una reale intenzione di riconoscere ad essi i diritti della subordinazione". La questione ferie non è l’unica al centro della protesta: i rider denunciano una "retribuzione inferiore ai minimi stabiliti dagli accordi sindacali, organizzazione del lavoro che ha provocato l’abbandonolicenziamento di oltre il 50% dei rider finora assunti a tempo indeterminato, il costante pressing aziendale finalizzato all’aumento della produzione a scapito della sicurezza sul lavoro che culmina con le sanzioni disciplinari ai danni di chi si ferma di fronte a gravi pericoli". Denunciano inoltre l’introduzione di "un bonus settimanale dalle caratteristiche discriminatorie: pur realizzando il numero di consegne previste dal bonus, si perde diritto a percepirlo in caso di assenze, anche per malattia, infortunio o sciopero, mettendo sullo stesso piano le assenze ingiustificate e quelle giustificate dall’esercizio di diritti sacrosanti". Just Eat, in occasione dell’ultimo sciopero lombardo, a novembre, aveva replicato così al sindacato: "La sicurezza dei nostri rider, insieme alla tutela della salute e alla creazione di condizioni di lavoro dignitose, resta la priorità. Il contratto sottoscritto con i sindacati è ampiamente rispettato in tutte le sue parti".

Andrea Gianni

La precisazione di Just Eat

In merito allo sciopero indetto da CGIL e UIL il 1 gennaio 2023 a Milano, Just Eat tiene a precisare che non sono state revocate ferie a nessuno dei rider dipendenti. Il nostro modello di business presenta dei picchi di lavoro dove è necessario un presidio maggiore. Infatti, i turni vengono pianificati mediante un’app dove il rider dà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza espressa insieme ai picchi che possono presentarsi in determinati momenti dell'anno, come le festività, procede alla pianificazione della settimana lavorativa. Ricordiamo che Just Eat è, ad oggi, l'unica multinazionale che garantisce una paga oraria, a prescindere dal numero di ordini e consegne effettuato che viene invece premiato con un bonus.

Just Eat riconosce il diritto di sciopero dei propri lavoratori e ricorda alle sigle sindacali firmatarie dell'accordo l'importanza di mantenere un dialogo aperto e costruttivo nelle sedi opportune.

 

 

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