"Ridateci due prime Siamo bimbi, non polli"

In 200 alla gita di protesta della scuola elementare Massaua in provveditorato. Si torna in classe con la buona novella: lo sdoppiamento non è un miraggio

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di Simona Ballatore

Uscita didattica ai piedi del provveditorato di via Soderini, per chiedere di “restituire“ alla scuola elementare Massaua la seconda prima a tempo pieno. Che a febbraio - con l’arrivo di 38 iscrizioni - sembrava non essere in discussione, ma che a maggio non figurava più. Era prevista una sola prima da 26 e lo smistamento dei restanti 12 alunni alla Scrosati. Ma la Massaua ha una storia complicata alle spalle, con un cantiere atteso da nove anni, un edificio chiuso in fretta e furia a luglio e un’operazione di rilancio col metodo Pizzigoni che aveva finalmente ridato speranza al quartiere. La cancellazione di una prima - oltre al disagio delle famiglie che l’avevano scelta - riapriva una ferita profonda. Per “ricucirla“ e chiedere un ripensamento, oltre 200 bambini, con gli insegnanti, il preside Manfredo Tortoreto, i genitori e “Priorità alla Scuola“ hanno deciso di bussare direttamente al provveditore. In mano tanti “polli gialli“ e cartelloni. C’è pure un mattone: la prima pietra di via Strozzi, la scuola tanto attesa per dare continuità alla Massaua. "Abbiamo preparato una lezione attiva sul principio di democrazia – spiega l’insegnante Elisa Adorni di terza, da 21 anni in Massaua –. In classe abbiamo letto l’articolo 21 della Costituzione, ci siamo confrontati sul diritto di parola e di pensiero e sul come manifestarlo in maniera pacifica, senza ledere nessuno". Dalla teoria alla pratica, in via Soderini: "Purtroppo c’è un diritto negato: la creazione di due classi a tempo pieno, e abbiamo una prima con 26 alunni nonostante ci sia una disabilità certificata. Le compresenze sono un miraggio. Abbiamo bellissimi progetti, così ci mettono in ginocchio".

Sale una delegazione dal provveditore Yuri Coppi, con bambini preparatissimi sulla materia e sull’obiettivo: "Le prime sono il nostro futuro, se escono cinque prime e ne entra una sola il rischio di vedere sparire la nostra scuola c’è". Dopo l’incontro-fiume, il preside annuncia con cauto ottimismo che "la difficoltà di far quadrare i numeri a Milano c’è, ma c’è pure l’impegno dell’ufficio scolastico per trovare il modo di correggere la situazione con l’organico di fatto". Verdetto a fine mese, ma la seconda prima non è più un miraggio. "L’ufficio scolastico ha spiegato alla delegazione dell’IC Cardarelli Massaua come ha lavorato per costruire l’organico di diritto delle scuole primarie della Città metropolitana di Milano per l’anno scolastico 202223 – spiega il provveditore Yuri Coppi –. Abbiamo ribadito la correttezza dell’operato dell’ufficio sia rispetto alle regole e ai contingenti di posti che dobbiamo rispettare, sia rispetto alla scelta prioritaria di tutelare il tempo pieno (40 ore settimanali) nelle scuole. Rispetto alla situazione specifica del plesso di via Massaua e alla presenza ora confermata di un alunno con disabilità, ci siamo impegnati a valutare, al momento dell’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto, il riconoscimento di posti sufficienti (due invece di uno) per rendere possibile lo sdoppiamento di una classe".

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