GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Riapre l’ambulatorio Covid Mano tesa ai più colpiti dal virus

Il Fornaroli ha riattivato il presidio per i pazienti gravi che, pur guariti, rischiano malattie croniche

di Giovanni Chiodini

I medici del reparto di Medicina generale del Fornaroli hanno riattivato l’ambulatorio per i pazienti che hanno contratto il Covid in maniera grave e sono guariti, ma che rischiano di sviluppare malattie croniche. Ambulatorio che era stato pensato dopo la prima ondata della pandemia e attivato dallo scorso mese di maggio, poi sospeso ad ottobre quando tutti i sanitari del reparto hanno dovuto seguire le centinaia di persone che venivano ricoverate in ospedale, occupando reparti di degenza in origine destinate ad altre specializzazioni. Adesso che i malati di Covid sono contenuti in un solo reparto, la divisione di Medicina diretta dal dottor Nicola Mumoli ha deciso di riattivare l’ambulatorio chiamando a visite di controllo quelli che avevano mostrato insufficienza respiratoria e necessitato di casco Cpap (un tipo di ventilazione non invasiva) e coloro che avevano presentato embolie, trombosi polmonari e polmoniti importanti.

Non solo anziani, ma anche cinquantenni che hanno sofferto di polmonite e trombosi. L’ambulatorio post Covid è anche per i pazienti che non hanno sviluppato gravi patologie ma che hanno ancora sintomi. Vi si accede con la ricetta del medico di base. La prima visita (sia per i pazienti dimessi dopo la degenza, sia per quelli indirizzati dai medici curanti) sarà determinante per valutare la gravità dello stato del paziente e avviare una procedura di controlli successivi. L’ambulatorio è attivo tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle 8,30 alle 16. E’ quindi in grado di garantire una ventina di visite al giorno. "Il coronavirus lascia cicatrici fisiche, ma anche psicologiche. Monitorare i pazienti che possono sviluppare patologie croniche legate al virus è il nostro obiettivo L’ambulatorio post Covid, gestito direttamente dall’ospedale rispondere a un’esigenza del territorio, per non abbandonare i pazienti a loro stessi" aveva commentato il primario della Medicina generale del Fornaroli Nicola Mumoli presentando l’attivazione del servizio, da lui fortemente voluto, la scorsa primavera. Era stato uno dei primi attivati in ambito nazionale.