ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Rho, l’appello di Delpini ai sindaci: "State accanto all’ultimo della fila e donate la Costituzione ai giovani"

Arcivescovo, amministratori dei Comuni e rappresentanti delle forze dell’ordine a Villa Burba. Azioni e presenza sul territorio: "Garantite prospettive di futuro ai ragazzi e una vita dignitosa agli anziani".

Da sinistra Andrea Orlandi, Fabio Rubagotti, Mario Delpini, Antonino Abbate, Alberto Landonio e l’assessore Rosalba Locati

Da sinistra Andrea Orlandi, Fabio Rubagotti, Mario Delpini, Antonino Abbate, Alberto Landonio e l’assessore Rosalba Locati

"Sappiate andare al passo dell’ultimo della fila, quello che va più piano. Ricostruite la dinamica dei rapporti di buon vicinato, non lasciate morire le piccole botteghe. Chiedetevi quale sia la vocazione della propria comunità e siate testimoni di speranza per i giovani". Sono le esortazioni concrete che l’arcivescovo della Diocesi di Milano, monsignor Mario Delpini, ha rivolto agli amministratori dei Comuni di Rho, Cornaredo, Lainate, Pero, Settimo Milanese e ai rappresentanti delle forze dell’ordine durante la sua visita pastorale al Decanato di Rho.

L’incontro-confronto si è svolto a Villa Burba di Rho. Erano presenti il sindaco rhodense Andrea Orlandi, il decano don Fabio Verga, Corrado D’Urbano sindaco di Cornaredo, Alberto Landonio primo cittadino di Lainate, Antonino Abbate di Pero e Fabio Rubagotti per Settimo Milanese. I vertici di polizia di Stato, polizia ferroviaria, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Accanto a loro il prevosto don Gianluigi Frova e alcuni sacerdoti della città.

"La presenza dell’Arcivescovo rappresenta per noi motivo di riflessione e di incoraggiamento, un’opportunità preziosa per rafforzare il dialogo tra le istituzioni civili e la Chiesa ambrosiana, accomunate dalla stessa missione: servire il bene comune - ha dichiarato Orlandi -. Come amministratori locali, siamo quotidianamente impegnati su problemi concreti e sfide complesse: il contrasto alla povertà e alla marginalità, il sostegno alle famiglie in difficoltà, la necessità di garantire ai giovani prospettive di futuro e alle persone anziane una vita dignitosa. Il messaggio che ci ha trasmesso ci invita a ripensare il nostro modo di agire, a riscoprire il valore del limite e della responsabilità, a promuovere politiche che mettano davvero al centro la persona".

Le domande poste dai sindaci a monsignor Delpini sono state lo spunto per riflettere sulla quotidianità delle comunità con un’attenzione ai giovani e alle questioni educative, tema che sta cuore alla Chiesa.

"Gli adulti devono rivelare che la vita è promettente, che vale la pena diventare adulti e assumersi responsabilità anche se è impegnativo. Bisogna essere testimoni. Ai sindaci chiedo di farvi questa domanda: se la speranza nasce da una promessa, cosa promette la mia città ai suoi cittadini più giovani? Servono lungimiranza e investimenti a lunga scadenza, dinamiche di cooperazione. Invitate i giovani, create eventi in cui esprimano la loro creatività, premiate chi contribuisce a pensare il futuro e per far riavvicinare i cittadini alla cura della Polis, si potrebbero donare la Costituzione a quanti compiono 18 anni. Si possono invitare i giovani a qualche consiglio comunale".