La Regione Lombardia sblocca l’iter per riqualificare l’area ex Enpam del quartiere delle Rose. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Casa e housing sociale Paolo Franco, ha stanziato un contributo aggiuntivo di oltre 2 milioni di euro per dare un nuovo impulso all’Accordo di programma sulla rigenerazione del comparto di via dei Tulipani, che dovrà ospitare nuovi alloggi popolari e nuovi alloggi in housing sociale, ovvero a prezzi calmierati.
Risorse per la realizzazione di 33 appartamenti popolari Sap (Servizi abitativi pubblici) di Aler Milano, in modo da fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. Il cofinanziamento regionale complessivo per l’area Ex Enpam sale quindi da 18,2 milioni di euro a 20,3 milioni di euro. Il provvedimento agisce in due direzioni: da un lato realizzando 33 nuovi alloggi popolari, dall’altro sostenendo un progetto di housing sociale che aiuterà le famiglie a reddito medio-basso come previsto dalla Missione Lombardia, il piano regionale per il rilancio delle politiche sulla casa. Si favorirà, in questo modo, il cosiddetto mix abitativo così da rendere più eterogeneo il tessuto sociale dei quartieri. Per quanto riguarda l’intervento di housing sociale, su una superficie di circa 7.190 metri quadri e cofinanziato da Regione con 1,6 milioni di euro, il 40% degli alloggi saranno destinati, con locazione a lungo termine, a famiglie con Isee da 14mila a 40mila euro, mentre il 60% degli alloggi saranno destinati alla vendita convenzionata ordinaria e agevolata. "La finalità del provvedimento - ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - è imprimere una svolta al tema della riqualificazione dell’Ex Enpam, rilanciando un intervento che dovrà portare alla rinascita dell’area, con benefici per tutta la comunità di Pieve Emanuele e nuove opportunità per andare incontro alle necessità abitative delle famiglie". "La volontà della Regione - ha sottolineato l’assessore Franco - è chiara: vogliamo porre fine allo stato di abbandono e degrado in cui l’area versa da decenni riattivando, con concretezza, un percorso che dovrà culminare con la rigenerazione di questa porzione di territorio".