Morto Renato Sellani, il maestro italiano del jazz

Arrivato a Milano nel 1958 ha suonato con Billie Holiday, Chet Baker, Lee Konitz oltre che con artisti di altro genere come Mina e Marisa Terzi

Renato Sellani con la cantante Marisa Terzi

Renato Sellani con la cantante Marisa Terzi

Milano, 1 novembre 2014 - E' morto Renato Sellani, figura di altissimo livello del jazz italiano, si è spento morto ieri dopo una breve malattia. Lo annuncia Umbria Jazz, di cui è stato per anni "presenza imprescindibile". La manifestazione, sottolineano gli organizzatori in una nota, "perde un amico, la musica, un musicista straordinario". Nato a Senigallia (Ancona) l'8 gennaio del 1926, Sellani arriva a Milano nel 1958. A Milano ha occasione di incontrare tutti i grandi del jazz. Suona con Billie Holiday, Chet Baker, Lee Konitz. E con artisti di altro genere come Mina, Marisa Terzi. Ma Sellani è anche compositore. Da qualche giorno è uscito l'album 'Glad there is you', per l'etichetta Ponderosa Music&Art, in cui il musicista ha ripercorso i brani più significativi della sua carriera, tra originali e standard. "Ha suonato fino all'ultimo", ricorda Umbria Jazz. "Era nel programma della prossima edizione di Umbria Jazz Winter a Orvieto. Lo ricordiamo con affetto per quel suo modo di fare sempre in bilico tra serietà e ironia, per il suo amore incondizionato per la musica e per averci regalato negli anni centinaia di concerti indimenticabili".

Lo ricorda anche il chitarrista Franco Cerri: "Era una di quelle persone con cui si stava bene, con cui ho condiviso tanti anni e tanta amicizia, un uomo dalla vitalita' trascinante". Entrambi nati nel 1926 ("tra noi solo 29 giorni di differenza") c'è stato un lungo sodalizio artistico. Avevano suonato l'ultima volta insieme in Toscana l'11 agosto scorso. Meno di un mese fa, il 14 ottobre, Sellani aveva tenuto un concerto al Piccolo Teatro di Milano. "Purtroppo quel giorno io non stavo bene e non sono potuto andare a sentirlo - ha ammesso emozionato Cerri -. Questo sarà sempre un mio grande rammarico e dispiacere".

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