
Milano - Giudica "un passo indietro evidente" lo stop del ministero dell’Interno, tramite una circolare del prefetto Renato Saccone, alla registrazione all’Anagrafe milanese di figli di coppie gay o lesbiche e invoca "una legge" a favore dei nuclei omogenitoriali per evitare loro di passare dall’"oneroso e travagliato procedimento dell’adozione" del minore da parte della madre intenzionale, cioè non biologica. Il sindaco Giuseppe Sala, nel suo podcast mattutino “Buongiorno Milano’’ interviene sul caso dei figli delle coppie dello stesso sesso che non potranno più essere riconosciute nei registri anagrafici milanesi e promette battaglia politica a difesa delle famiglie arcobaleno. Due i passaggi-chiave del messaggio del primo cittadino che nel 2019, prima del Milano Pride, indossò i calzini arcobaleno per dimostrare la sua vicinanza alla comunità Lgbtqi+. Il primo spiega perché Palazzo Marino è stato costretto a non procedere più con le registrazioni anagrafe di figli di coppie omogenitoriali: "La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, ma è un atto che ha a che fare con l’apparato amministrativo del Comune. E io, vista la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria. Questo a mio parere è un passo indietro evidente sia dal...