
Alta tensione in Consiglio regionale dopo la bocciatura, da parte della maggioranza, della mozione che chiedeva di delegare un rappresentante dell’Aula a partecipare al Milano Pride 2023, la sfilata dell’orgoglio Lgbt, indossando la fascia istituzionale. Nel testo, a prima firma del consigliere del Patto Civico Luca Paladini, si chiedeva, "analogamente a quanto deliberato nel 2022", una partecipazione istituzionale "al fine di ribadire l’impegno di Regione Lombardia volto a superare qualsiasi forma di discriminazione e disuguaglianza". Niente da fare, invece: 43 i voti contrari e solo 23 i favorevoli. Da qui la polemica. Accesa, anzi accesissima. Il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, rivolto alla maggioranza, non ha usato giri di parola: "Siete fascisti". "Allibita per le parole ostili circolate in Consiglio regionale da parte del centrodestra – attacca Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle –. La discriminazione è palpabile, questa maggioranza è riuscita a rinnegare l’atto dello scorso anno, a questo punto meglio che quella fascia rimanga nel cassetto".
Da qui la replica del capogruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia: "Il tema è molto serio e riteniamo vada affrontato nei luoghi dove si può fare con modalità consone: così non sembra essere durante la manifestazione. Buona parte dei partecipanti chiede di aver rispetto ma non ha rispetto verso chi non la pensa allo stesso modo".