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"Gratis se lo ritiri tu": la catena di solidarietà conquista la metropoli

La pagina Facebook “Te lo regalo se lo ritiri a Milano” ha conquistato in due anni oltre 27.200 persone. L’idea è di Rosario Grilletto, dipendente Atm che vuole mettere in contatto "chi ha troppo" con "chi non ha" di MARIANNA VAZZANA

Il fondatore con i volontari che lavorano al progetto (Newpress)

Milano, 2 febbraio 2016 - Tra le ultime arrivate ci sono coppette per la macedonia e il gelato. Trasparenti, lavorate. In coda per averle gratis, fino a ieri sera c’erano 12 persone. La proprietaria deciderà a chi assegnarle, pubblicamente. Funziona così sulla pagina Facebook “Te lo regalo se lo ritiri a Milano”, fondata due anni fa da Rosario Grilletto, 45 anni, dipendente Atm, che oggi conta oltre 27.200 iscritti. Il nome dice già tutto: chiunque voglia sbarazzarsi di un oggetto può postarlo on line, sulla pagina. E chi lo desidera si prenota. Chi se lo aggiudicherà potrà averlo senza pagare, a patto di ritirarlo nel luogo indicato dal proprietario. Sono esclusi armi, droga, animali e cibo.

I criteri di assegnazione? «Personali, sceglie il possessore dell’oggetto. Ma tutto avviene alla luce del sole, scrivendo on-line», spiega Grilletto, che vive a Cesano Maderno e lavora in un ufficio di Precotto, a Milano. La motivazione che lo spinge a darsi da fare per gli altri, gratuitamente, è nobile: «Voglio poter fare del bene. Tanta gente non ha, ad esempio, i soldi per comprare i mobili. E altra, invece, vuole buttare i suoi ancora buoni in discarica. Perché non mettere in comunicazione queste persone? È bello aver creato un canale tra chi cerca e chi offre». C’è anche chi, volontariamente, trasporta mobili o altro per chi è in difficoltà: «Un ragazzo, Davide Petrozza, si è messo a disposizione con il suo furgone».

Dietro le quinte c’è un lavoro non indifferente: «I post devono essere sempre approvati, prima di essere pubblicati». Significa che vanno letti, soppesati, per garantire agli utenti autenticità ed escludere quelli che non rispettano le regole. Strada facendo, Grilletto ha trovato delle “colleghe”, prima utenti appassionate, poi trascintate in questa avventura e diventate infine amministratrici della pagina. Con loro, si confronta. Lory P. è libera professionista, poi c’è Maria Romeo, che lavora come dipendente per un’azienda, e Yana Doncheva, estetista e compagna del fondatore. «Nessuno può dire che non rispetto le quote rosa», dice scherzando. E da una pagina che mette in comunicazione le persone sono nate diverse iniziative di solidarietà. «Ad esempio, una volta ha scritto una signora in difficoltà che era alla ricerca di un’automobile. Stava vivendo una situazione drammatica. Con una sorella malata, in fase terminale, e malata a sua volta, doveva prendersi cura nello stesso tempo di un bimbo e della mamma anziana. Abbiamo organizzato una vendita di libri e, il ricavato, è andato tutto a suo favore».

Ma capitano anche episodi divertenti, nati da equivoci. «Una volta - continua ancora il fondatore - una signora anziana si è rivolta a noi dicendo che non poteva mangiare. Io mi sono dispiaciuto e ho proposto di organizzare una colletta per procurarle del cibo. Lei però mi ha risposto: “Non ha capito, mi si è rotta la dentiera”. L’abbiamo aiutata comunque. E lei ci ha ringraziato con una torta di mele». Intanto, gli iscritti continuano a postare: stivali, giubbotti, tavolo rotondo in noce con 6 sedie, persino un forno. Ma in mezzo a chi offre c’è anche chi cerca: un ragazzo, ieri sera ha chiesto una mano per allestire in casa uno studio di registrazione. E c’è anche chi desidera bollini per i premi del supermercato.