
Il dem Pierfrancesco Majorino
Scontro tra maggioranza e opposizione ieri mattina al Consiglio regionale della Lombardia sui referendum dell’8 e 9 giugno. Dopo le critiche del capogruppo del Partito democratico, Pierfrancesco Majorino, alle parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sull’astensione, i consiglieri dem hanno alzato dei cartelli con sopra la data del voto e con la scritta "votiamo ai referendum". Dai banchi della maggioranza ha reagito il consigliere di FdI Giacomo Zamperini, sottolineando che anche "non andare a votare è un diritto costituzionale".
Majorino, subito dopo, aggiunge: "Credo che sia molto grave leggere le parole del presidente del Senato che invita a fregarsene dei referendum, invita all’astensione e non ha il coraggio di contrastare partecipando. Ormai la gente spesso diserta le urne ma noi abbiamo bisogno come il pane di una democrazia partecipata, di cittadini che si esprimano su vari temi. Ai referendum bisogna andare, io voto convintamente sì, ma al di là dell’essere per il sì o per il no, c’è un tema di partecipazione democratica".
Sul tema dei referendum, intanto, ieri è tornato a esprimersi il sindaco Giuseppe Sala, anche lui critico con l’invito all’astensione lanciato dal numero uno di Palazzo Madama: "Penso che l’appello di La Russa a non andare a votare sia sbagliato, il diritto al voto è anche un dovere, quindi ogni occasione è fatta per esercitare questo diritto e dovere".
Il primo cittadino, nonostante i referendum siano promossi dalla Cgil e sostenuti dal Pd, non voterà a favore di tutti e cinque i quesiti: "Come ho già detto sono a favore di un paio di questi referendum ma ritirerò tutte le schede". Sala si è detto favorevole al quesito sul dimezzamento degli anni da 10 a 5 per ottenere il diritto di cittadinanza.