Rapine in sale slot di Milano con botte e minacce: arrestato 35enne egiziano

Le indagini sono scattate a seguito di un colpo in zona Calvairate quando l'uomo, dopo aver prelevato del contante per giocare, ha aggredito la titolare, colpendola con un pugno, per derubarla

Milano - La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino egiziano di 33 anni ritenuto responsabile di 5 rapine commesse ai danni di sale slot in zona Calvairate.  L'attività investigativaè scaturita da una rapina commessa lo scorso 2 febbraio quando, alle ore 12, in via Carabelli, l'uomo era entrato in una sala VLT (Videolottery) e, dopo aver prelevato del contante per giocare, aveva aggredito la titolare, dopo averla colpita con un pugno, per derubarla di circa 2.600 euro.

Cinque giorni dopo, transitando in via Sebino, gli agenti delle volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano lo avevano già riconosciuto e indagato in stato di libertà per la rapina commessa. Da lì si sono sviluppate le successive indagini che hanno portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare che gli contesa altri quattro presunti colpi. L'uomo è stato scoperto anche incrociando i dati della serialità dei colpi con il profilo da ludopatico.

Dai confronti in banca dati, la rapina di via Carabelli è stata collegata ad altre quattro commesse in danno di una sala slot milanese, tra il 25 agosto 2020 e 17 febbraio 2022. Il 25 agosto 2020, dopo aver chiesto alla titolare della sala slot una birra, l'indagato l'aveva colpita al capo con la bottiglia per derubarla dell'incasso; il 27 gennaio 2022, l'uomo con la medesima scusa della consumazione al bar aveva aggredito la donna intimandole di consegnare tutto il denaro; il 6 febbraio 2022, con le stesse modalità, si era impossessato di 3.500 euro circa e il 17 febbraio, dieci giorni dopo essere stato indagato per la rapina di via Carabelli, era rientrato nella sala slot dove aveva afferrato con violenza i capelli della titolare tenendola a distanza e bloccandole la testa su una sedia; nonostante la donna cercasse di divincolarsi dalla presa, il 33enne le intimò di fornirgli la chiave della cassaforte e di consegnare tutto il denaro, quasi 2.500 euro.

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