
«Le forti tempeste delle ultime settimane si sono fatte sentire, il telefono non ha mai smesso di suonare e i ricoveri sono stati moltissimi. Purtroppo sono numerosi gli animali selvatici ad averne risentito: i nidi sono andati distrutti, gli animali sono stati feriti, alcuni fortunatamente in maniera superficiale altri invece con gravissime fratture. In questo momento abbiamo ancora più bisogno di tutto il vostro supporto".
Il telefono in questione è quello del Cras, Centro recupero animali selvatici nell’oasi del Wwf di Vanzago, un vero e proprio pronto soccorso che lo scorso anno si è preso cura di 4.737 animali selvatici feriti. I nubifragi della scorsa settimana fa hanno causato molti problemi anche a loro. Sono i numeri dei ricoveri a confermarlo: nella settimana dal 24 al 30 luglio, i nuovi ingressi sono stati 243 contro i 135 della settimana precedente. "Stiamo parlando di 100 animali in più - commenta Andrea Longo, direttore dell’oasi vanzaghese - sono arrivati molti rapaci, in particolare nove civette, sei gheppi, due sparvieri, un gufo e un astore. Ma sono stati portati anche molti colombacci, tortore e piccoli nidiacei di plurime specie". E così in pochi giorni al Cras volontari e medico veterinario si sono trovati a dover affrontare una vera emergenza per il numero di animali da curare. Da qui l’appello pubblicato nelle scorse ore sui social.
"Se volete aiutarci e sostenere ciò che facciamo per loro, date uno sguardo alla nostra wishlist di Amazon dove trovate cibo e prodotti di cui abbiamo bisogno - si legge nel post -. Qualsiasi piccolo gesto ci può essere d’aiuto, grazie come sempre". Nella wishlist del Cras ci sono cibo e mangime per gli animali, garze e altri prodotti per le cure mediche, ma anche attrezzature che servono per la fase della riabilitazione. Insomma prodotti di tutti i prezzi che si possono acquistare online e far recapitare al Cras. Attivo dal 1995, il Centro non chiude mai neppure ad agosto. È aperto per 365 giorni l’anno, con 50 volontari che sotto la guida del medico veterinario Stefano Raimondi, con passione e professionalità, si prendono cura degli animali selvatici feriti recuperati sul territorio lombardo, ma non solo.
