
Il Politecnico di Milano
Milano – Partiamo dalla buona notizia: il Politecnico di Milano si piazza tra le cinquanta migliori università europee (al 47esimo posto) e si conferma il migliore tra gli atenei italiani. Poi la notizia così così: nelle prime cento università europee, dopo il Politecnico, si trovano solo altri tre atenei italiani: la Sapienza di Roma e le università di Bologna e di Padova. E ancora, nella prima classifica QS delle migliori università d'Europa, il nostro Paese piazza 51 atenei, dopo il Regno Unito con 107, Turchia e Germania con 73 e 53, rispettivamente.
La classifica
La classifica è stata stilata da QS-Quacquarelli Symonds, esperti mondiali della formazione universitaria e manageriale. Il Polimi, come detto, si piazza al 47esimo posto nel ranking generale ma ci sono dodici sottocategorie. Altri atenei italiani si sono distinti in ciascuno dei dodici indicatori della classifica. Per esempio, Ca' Foscari - Università di Venezia rappresenta l'apice nazionale per il numero di studenti in scambio in uscita. L'Università Cattolica del Sacro Cuore segue al sesto posto in questa categoria, rappresentando il secondo miglior risultato italiano.
Gli altri atenei
Il Politecnico di Bari si mette in luce per la produttività dei suoi ricercatori. La Sapienza è particolarmente apprezzata nella comunità accademica internazionale, oltre ad avere una vasta rete di ricerca globale e ottime prospettive occupazionali per i suoi laureati. Il Politecnico di Milano si distingue come l'ateneo italiano più apprezzato dai datori di lavoro internazionali e come punto di riferimento per attrarre studenti internazionali in scambio. L'Università Vita-Salute San Raffaele brilla per il suo rapporto ottimale tra docenti e studenti e per il notevole impatto della sua ricerca, dominando a livello nazionale per le citazioni per pubblicazione scientifica. La Libera Università di Bozen-Bolzano si fa notare per l'alta proporzione di docenti internazionali, mentre l'Università di Padova eccelle nell'ambito della sostenibilità.
Produttività
Nell'indicatore relativo alla produttività dei ricercatori, l'Italia brilla occupando ben 25 posizioni tra i primi cento posti, superando nettamente Francia e Germania, che registrano 13 atenei ciascuno in questa fascia. Anche considerando le prime 200 università secondo questo criterio, l'Italia si conferma leader con 42 atenei classificati, davanti al Regno Unito (39) e alla Germania (22).
A livello nazionale, sono i tre Politecnici - Bari, Torino e Milano - a spiccare, seguiti dall'Università di Napoli Federico II e dall'Università di Firenze, che completano la top 5 italiana. Anche se la produttività della ricerca italiana rappresenta un punto di forza, c'è margine di miglioramento in termini di impatto e rilevanza della ricerca prodotta. Per questo indicatore, solo l'Università Vita-Salute San Raffaele rientra tra le prime cento in Europa. L'Università di Milano-Bicocca si colloca tra le prime 150, mentre l'Università di Trento registra il terzo miglior punteggio a livello nazionale.
Sostenibilità
Per quanto riguarda l'indicatore di Sostenibilità, che valuta l'impatto ambientale e sociale delle università, nonché la ricerca e l'insegnamento in questo ambito cruciale per formare cittadini e futuri leader consapevoli dal punto di vista etico, ecologico e sociale, l'Italia si posiziona bene. L'Università di Padova guida la classifica italiana per questo indicatore fondamentale, seguita dall'Università di Milano e dalla Sapienza. Anche l'Università di Torino si colloca tra le prime 50 a livello europeo. Inoltre, ben 20 università italiane rientrano tra le prime 200 in Europa secondo questo criterio.
Reputazione
Delle università italiane, sedici si collocano tra le prime 200 in Europa per la reputazione guadagnata all'interno della comunità accademica internazionale, come evidenziato da un sondaggio che ha raccolto risposte da oltre 144.000 partecipanti. La Sapienza e l'Università di Bologna figurano tra le prime 20, apprezzate da accademici di tutto il mondo. Il Politecnico di Milano si posiziona tra le prime 30, mentre l'Università di Padova è tra le prime 50 a livello europeo.
La nuova residenza
Intanto si è tenuta oggi l’inaugurazione della settima Residenza universitaria del Politecnico che offrirà 213 nuovi posti letto a studenti italiani e stranieri. La prima che l’ateneo dedica a una donna scienziata, Marie Curie. L’edificio, situato nella zona sud-est di Milano, nel quartiere Corvetto, a breve distanza dal Campus Leonardo dell’Ateneo, è concesso in uso gratuito trentennale dal Comune di Milano. Si tratta di un’azione di recupero e riqualificazione di uno stabile di Aler Milano che porta l’Ateneo a offrire 3.000 posti letto nelle loro residenza.