NICOLA PALMA
Cronaca

Raid coi bastoni sul Naviglio. I poliziotti attivano il taser e i rapinatori si arrendono

Via Sforza, turisti minacciati con mazze e bottiglie di vetro per l’orologio. In viale Stelvio i carabinieri fermano cinque ventenni alla fermata della 90. .

Raid coi bastoni sul Naviglio. I poliziotti attivano il taser e i rapinatori si arrendono

Raid coi bastoni sul Naviglio. I poliziotti attivano il taser e i rapinatori si arrendono

Due assalti-fotocopia in due diverse zone della città. A distanza di poco più di un’ora l’uno dall’altro. In tanti contro pochi (o uno) per intimorire e derubare. I raid sono andati in scena ieri notte e hanno portato in cella sette rapinatori, tutti di origine nordafricana. Partiamo dal primo assalto in ordine cronologico, andato in scena alle 4.10 in via Ascanio Sforza, lungo le sponde del Naviglio Pavese. Due turisti stranieri, un ventiquattrenne ecuadoriano e un venticinquenne statunitense, si imbattono davanti al civico 35 in un gruppo di uomini armati di bastoni e bottiglie di vetro: a quell’ora, i locali della movida sono tutti chiusi, ma di gente in giro ce n’è ancora. Scatta l’accerchiamento: gli aggressori puntano all’orologio indossato da una delle vittime, peraltro non di grande valore. I turisti reagiscono in qualche modo. Alcuni passanti si accorgono della scena e chiamato il 112. Sirene e lampeggianti delle Volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura mettono in fuga i rapinatori, ma due di loro vengono bloccati: un agente aziona il taser per costringerli a buttare a terra le mazze; basta il puntatore rosso, che precede lo sparo dei dardi elettrici, per spingerli ad arrendersi. Entrambi irregolari e con precedenti, finiscono a San Vittore. L’americano viene medicato sul posto dai sanitari di Areu, ma rifiuta il trasporto in pronto soccorso per ulteriori controlli medici.

Alle 5.20, la scena si sposta in viale Stelvio angolo Farini. Lì un diciannovenne italiano finisce nel mirino di un gruppo di cinque ragazzi egiziani: ne fanno parte un diciottenne, tre ventunenni e un ventitreenne. Gli aggressori lo bloccano, poi uno di loro gli fruga nelle tasche dei pantaloni e tira fuori portafogli e airpods. La fuga dura poco. I cinque vengono bloccati dai carabinieri del Radiomobile, che li intercettano e ammanettano alla fermata della 90, prima che possano salire a bordo del filobus e sparire nel nulla. Pure per loro si sono aperte le porte della casa circondariale, in vista dell’udienza di convalida davanti al gip.