Rai al Portello, avanti tutta

Adesso ci sono tutte le condizioni perché il centro di produzione milanese della Rai possa traslocare da via Mecenate al Portello

Portello

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Milano 1 ottobre 2019 - Adesso ci sono tutte le condizioni perché il centro di produzione milanese della Rai possa traslocare da via Mecenate al Portello. Fondazione Fiera, ente proprietario dello storico padiglione 1-2 del complesso espositivo, e il Gruppo Vitali hanno infatti raggiunto un accordo per chiudere ogni contenzioso. I costruttori bergamaschi non avranno alcun ruolo nella riqualificazione del padiglione espositivo e nella sua conversione a centro di produzione della televisione pubblica. Avranno però un terreno alternativo, sempre di proprietà di Fondazione Fiera, sul quale potranno costruire un albergo e spazi per il terziario.

Nel dettaglio, l’area al centro dell’intesa è quella di via Faravelli, la stessa dove anni fa si pensava potesse sorgere una nuova caserma dei carabinieri. Poi il progetto sfumò. La cifra pattuita per il passaggio di proprietà dell’area non è stata resa nota dalle parti. Ma quel che più conta è, come anticipato, che ora sul padiglione 1-2 del Portello non grava più alcun contenzioso: esattamente la condizione richiesta dalla Rai per poter far decollare definitivamente il progetto del nuovo centro di produzione. Dopo cinque anni passati invano, il Portello potrebbe finalmente voltare pagina.

Era il 14 ottobre del 2014 quando Fondazione Fiera lanciò il bando pubblico per arruolare operatori disposti a riqualificare il padiglione ormai in disuso da anni. Ad aggiudicarsi il bando fu il Milan, allora ancora presieduto da Silvio Berlusconi. Il club rossonero sembrava deciso a trasformare il Portello in uno stadio, uno stadio tutto per il Diavolo. Ma nel giro di pochi mesi, correvano l’anno 2015 ed il mese di agosto, si consumò una clamorosa retromarcia: il Milan rinunciò al progetto per l’elevato costo di bonifica del terreno, questa fu la giustificazione.

A questo punto Fondazione Fiera decide di affidarsi al secondo classificato:è a questo punto che entra quindi in gioco il Gruppo Vitali, firmatario del progetto “Milano Alta”, che prevedeva di portare sull’area del Portello un mix di funzioni e una pista ciclopedonale sopraelevata. Tutto pacifico? Macché. Il progetto presentato dai Vitali non riesce a convincere il Comune di Milano ed in particolare Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica. Da qui la scelta di Fondazione Fiera di revocare l’incarico ai costruttori bergamaschi e l’inizio del contenzioso legale. Esattamente il contenzioso al quale da ieri si è rinunciato. «Esprimo soddisfazione per l’accordo siglato dalla Fondazione Fiera – dichiara Attilio Fontana, presidente della Regione, che nomina i vertici dell’ente –. Un primo importante passaggio mirato a porre fine al contenzioso sull’area milanese del Portello col Gruppo Vitali. Il nuovo Consiglio della Fondazione è riuscito, con celerità e grande professionalità, a indirizzare quest’annosa questione verso la direzione giusta. È stata intrapresa la strada che si auspicava con l’obiettivo che nei padiglioni del Portello si possa realizzare il nuovo centro di produzione della Rai». Quindi il sindaco Giuseppe Sala: «Sono stati lunghi mesi di trattative che so no arrivate ad una conclusione. Vediamo cosa fa la Rai: un progetto c’è per valorizzare il ruolo internazionale della Rai nella città più internazionale d’Italia. Noi ci siamo, ora però si rompano gli indugi e la Rai parta col progetto». L’obiettivo della Fondazione è mettere tutto nero su bianco entro fine 2019.

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