Raccolgono foglie e rischiano un processo

Disavventura per due cinesi sorprese dalla polizia locale senza documenti . Wu: legge sproporzionata

Raccoglievano foglie di gelso al parco di Villa Litta, ad Affori. Ma non immaginavano che anziché tornare a casa a preparare tisane sarebbero state accompagnate negli uffici della polizia locale, uscendone con 50 euro di multa da pagare per aver causato un danno al patrimonio arboreo pubblico e rischiando un procedimento penale perché senza documenti addosso. Questa è la storia capitata a due donne cinesi, una sessantenne e l’altra poco più giovane, raccontata da Francesco Wu, consigliere di Confcommercio e presidente onorario dell’Uniic, Unione imprenditori Italia-Cina. "La donna più grande è mia zia – racconta –. L’altra è una parente. Nessuna delle due parla italiano. Lunedì 2 sono andate a raccogliere le foglie di gelso: è una pratica comune in Cina. Probabilmente qualcuno ha chiamato la polizia locale. Non avevano documenti (molti extracomuntari non li portano per paura di perderli), sono stati loro sequestrati i cellulari, quindi non potevano avvisarci. Probabilmente alla domanda sulle generalità hanno scosso la testa perché non capivano e questo è stato inteso come mancanza di collaborazione. Rischiano un procedimento penale. Penso che la legge sia sproporzionata per chi come loro è in regola". Della questione si sta già interssando l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che su Facebook scrive: "Farò le verifiche. Certamente tutti i cittadini quando escono devono avere un documento con sé". M.V.

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