REDAZIONE MILANO

Quelle “carezze“ per ricordare Edith

Il padre della piccola ringrazia quanti spontaneamente hanno lasciato cuori e pupazzi sulla tomba della bimba

di Marianna Vazzana

Una piccola mongolfiera con il pallone a forma di cuore, una rosa bianca e la scritta "Edith". E poi girandole, farfalle, pupazzi. Colori che la pioggia di novembre non può scalfire, carezze di sconosciuti che per William Anzaghi sono spiragli di luce in mezzo al buio. "Ringrazio di cuore tutti coloro che ancora portano costantemente un pensiero e la loro felicità a mia figlia. Non vi dimenticherà. Non lo dimenticherò", ha scritto in un post su Facebook il papà della piccola Edith, morta a 2 anni, uccisa secondo l’accusa dalla madre Patrizia Coluzzi, moglie di William (dalla quale l’uomo si stava separando), che l’ha soffocata nella sua casa di Cisliano la notte dello scorso 8 marzo e che ora è in carcere per omicidio volontario aggravato. "Vado tutte le domeniche a trovare la mia bambina al cimitero Maggiore - dice Anzaghi al Giorno -. Ieri ho trovato una sorpresa: tante persone hanno lasciato qualcosa, in occasione della commemorazione dei defunti, e io non me lo aspettavo. Lo trovo un gesto molto delicato nei miei confronti e soprattutto nei confronti di Edith. Sento tanto affetto e sono grato per questo, nonostante la sofferenza che non passa e mai passerà".

Per l’uomo, quarantaquattrenne, titolare di un bar in zona Wagner a Milano, è dura andare avanti con il peso di questa tragedia che resta sul cuore. Ma fin da subito ha cercato di farsi forza "per la mia bambina", decidendo tanto per cominciare di utilizzare il denaro che gli è stato donato con una raccolta fondi (circa 3mila euro) dopo la morte della piccola per creare un’area giochi nel giardino dell’asilo in cui la bimba sarebbe dovuta andare lo scorso settembre.

Uno spazio ludico che sarà intitolato a lei nella scuola dell’Infanzia comunale Capponi. Fin dalla primavera la proposta era stata apprezzata dai rappresentanti dei genitori ed è stato messo a punto un progetto, poi sviluppato anche con l’aiuto dei consiglieri comunali Diana De Marchi e Federico Bottelli. L’intenzione era quella di poter inaugurare l’area all’inizio dell’anno scolastico ma i tempi si sono allungati per via di inghippi burocratici legati al periodo Covid.