Quattro candidati-sindaco in lizza Scatta il rush finale per il Comune

Scontro totale a Cernusco per scalzare di sella il centrosinistra alla guida del municipio da 15 anni. Zacchetti da uscente parte favorito. Cassamagnaghi, Marchetti, Zecchini: tutti corrono per vincere

Migration

di Barbara Calderola

Quattro candidati, 11 liste, scontro totale a Cernusco per scalzare di sella il centrosinistra alla guida del Comune da 15 anni e il sindaco Ermanno Zacchetti, 50 anni, manager in aspettativa, che ci riprova alla testa di Pd, della civica Zacchetti-Tutti per Cernusco e Cernusco Possibile. Da uscente parte favorito ma tutti corrono per vincere, fra le tre compagini che lo sostengono c’è anche quella che riunisce outsider come lo scrittore Marco Erba e il presidente della Pro loco Silvano Ambrosoni. La llista Zacchetti annovera un altro pezzo da novanta della giunta che torna a chiedere fiducia agli elettori: Nico Acampora, assessore all’istruzione e fondatore di PizzAut. Il vicesindaco Daniele Restelli invece è in Cernusco Possibile.

A sfidare il primo cittadino c’è un ex sindaco, l’azzurro Daniele Cassamagnaghi, 67 anni, musicista, ora capogruppo di opposizione in aula, alla testa di un’armata fatta di cinque formazioni, il classico centrodestra con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia alle quali si sono aggiunte le civiche "Cassamagnaghi sindaco" e "Il cernuschese". Ci prova invece con un solo gruppo a sostenerlo Giordano Marchetti, 67 anni, pensionato, alla guida di "Vivere Cernusco", storica lista progressista che ha lasciato la maggioranza nell’autunno scorso per divergenze ormai insanabili. Punto di riferimento della politica di casa da più di 30 anni, l’aspirante primo cittadino è stato vice di Eugenio Comincini per due mandati. Unica donna in lizza, Rita Zecchini, 63 anni, insegnante, altro nome di peso sul Naviglio, con lei sono schierate due formazioni: "Sinistra per Cernusco" e "La Città in Comune". Tra i temi più spinosi da affrontare, il Piano di governo del territorio con critiche trasversali alla giunta che "ha mancato l’appuntamento". Ma anche il bisogno per la sinistra "di una città più accogliente e solidale". Il centrodestra punta "a far recuperare a Cernusco il ruolo di primo piano che ha sempre avuto sul territorio e che è andato perdendosi", mentre Vivere parla "della necessità di partecipazione, di bene comune, contro interessi e particolarismi che stanno allontanando sempre più i cittadini dalle istituzioni".

"Marchetti è espressione di una stagione di grandi impegni e risultati", spiega la lista. Sul tavolo c’è anche il nodo della nuova scuola media criticata dalle forze di minoranza ora in corsa per la poltrona più importante di Villa Greppi: "Mancano i numeri che ne confermino la necessità", ripetono i detrattori. "Due anni di pandemia hanno cambiano tutto", dice Zacchetti ma dovrà convincere i cernuschesi che ritardi e cambi in corsa - come il mancato restyling del Centro sportivo - dipendano solo dal virus.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro