"Pusher": un libro che ti cambia

Nella vita tutti possiamo cambiare, basta volerlo, e Tonino, protagonista di questo romanzo, ne è la prova

"Pusher" è un romanzo di Antonio Ferrara, scrittore e illustratore contemporaneo ,nato a Napoli, che ha lavorato per sette anni come educatore presso una comunità alloggio per minori, avvicinandosi alla psicologia dell’età evolutiva e alla scrittura come strumento per narrare il disagio giovanile.

La vicenda ha per protagonista Tonino, nipote e figlio di un boss della camorra, che vive a Napoli, a Scampia, con la sua famiglia.

Suo padre è anche uno spacciatore di droga e a ogni costo vuole che anche suo figlio intraprenda questa strada, tanto è vero che gli insegna le tecniche per sparare, e chiede a Tonino di colpire un gioielliere che si era rifiutato di pagare il pizzo, ma Tonino sbaglia il colpo.

Un personaggio positivo che fa parte della sua vita è il professore di Italiano, ù professò, che lo incoraggia ad andare a scuola e gli insegna che c’è un altro modo di vivere. Il professore ha rappresentato un ruolo importante per Tonino, un punto di riferimento, poiché grazie alla sua ostinazione e coraggio, continuerà a frequentare la scuola per concretizzare i suoi sogni.

Proprio quando la vita di Tonino cambia in meglio, viene arrestato, con le accuse di spaccio e aggressione aggravata. Verrà affidato al buon panettiere Carmine, che gli rivelerà a sorpresa che il suo difetto al braccio lo aveva procurato proprio Tonino nella notte in cui aveva sparato la pallottola rimbalzata sul cofano dell’auto del gioielliere, che riuscirà a perdonarlo e cresceranno insieme. Durante questo percorso, il protagonista, pian piano, impara a conoscersi meglio e a codificare i propri sentimenti e le proprie emozioni, che prima di allora non era mani riuscito a decifrare; infatti, all’inizio della storia Tonino si vergognava ad esprimere le sue emozioni per paura della reazione del genitore.

Inoltre, Tonino comprende cosa è il “duro lavoro” e riesce a distaccarsi dagli ideali della sua famiglia e a ragionare con la propria testa.

Con il tempo, acquisirà maggior sicurezza e consapevolezza e a non aver paura di lasciarsi trasportare delle emozioni, imparando ad esternarle. Bella la descrizione del pianto di Tonino e l’abbraccio al secondo eroe della sua via, Carmine. Tonino nel corso della storia, capisce cha da grande vorrebbe fare il giornalista e, guidato da questo sogno, comincia ad accettare l’idea di denunciare il padre.

Il romanzo, scritto con un lessico asciutto, ci ha permesso di comprendere che ognuno di noi può cambiare e Tonino ne è la prova, e che quindi è giusto dare a coloro che commettono degli errori una seconda possibilità.

Infine, abbiamo realizzato che la scuola è un’opportunità importante per noi ragazzi, per il nostro futuro e per realizzare i propri sogni. Tanti ragazzi possono rispecchiarsi ii Tonino perché anche lui vorrebbe intraprendere una carriera differente dai progetti dei genitori e ciascuno merita un insegnante come ù professò.