Pucci chiede scusa per le battute offensive e scherza col sindaco

Il comico: le polemiche? Le accetto. No ad Area C

Pucci chiede scusa per le battute offensive e scherza col sindaco

Pucci chiede scusa per le battute offensive e scherza col sindaco

Il nome dei prescelti per l’Ambrogino d’oro che più aveva fatto discutere era il suo, quello del comico milanesissimo Andrea Pucci, accusato da alcuni esponenti del Pd di fare battute sessiste e di scrivere post sgradevoli contro la segretaria dem Elly Schlein. Anche il sindaco Giuseppe Sala aveva espresso riserve sulla decisione di premiare Andrea Baccan (il nome del comico all’anagrafe), ma non aveva esercitato il diritto di veto. Dunque Pucci ieri mattina si è presentato al Teatro Dal Verme affiancato dalla compagna Priscilla Prado, lui in cappotto blu, lei in finta pelliccia bianca.

Pucci, un Ambrogino tormentato ma alla fine arrivato...

"Perché, c’è stata polemica? Non l’avevo riscontrata – scherza il comico –. È un premio che nel momento in cui mi viene assegnato, è giusto che io venga a ritirarlo. Le polemiche? Accetto la polemica, e vengo a ritirare il premio, onorato della mia carriera e di quello che ho fatto. Prendo le distanze completamente da tutto ciò che mi è stato attribuito, perché io credo che la sessualità di ogni persona debba essere interpretata liberamente. Se ho detto qualcosa, involontariamente, nei miei spettacoli, visto che faccio il comico, che possa aver offeso qualcuno, chiedo scusa".

Sala è parso contrario a premiarla. Ma lei è stato molto critico sulla gestione di Milano da parte del sindaco.

"Non sono stato molto critico, ma ho detto che ci sono dei motivi per cui secondo me il Comune di Milano commette degli errori. Non è una critica, è un dato di fatto, secondo il mio parere personale. Tutto qua".

Cosa non va a Milano?

"Non c’è più la Milano dei milanesi. È una città che sta crescendo vertiginosamente e bisogna rimanere alla sua altezza, anche come amministrazione. Se privi la gente della possibilità di andare in centro in auto e imponi un ticket di 7,50 euro per l’Area C, i cittadini con difficoltà riusciranno ad andare nel meraviglioso centro di Milano. È una banalità, forse, quello che sto dicendo. Ma soggettivamente non mi piace".

Dopo i commenti all’ingresso, Pucci entra al Dal Verme, si accomoda in platea e aspetta il momento della consegna della Medaglia d’Oro. Il presentatore della cerimonia recita la motivazione della Civica benemerenza: "Si distingue in programmi televisivi conosciuti come fucina di talenti. Tra ritratti estremizzati, monologhi e barzellette, porta in scena i limiti degli incontri umani e della vita familiare, convinto da comico che una risata possa aiutare a rendere più leggera la vita". È il momento di salire sul palco. Pucci passa davanti alla prima fila, saluta l’europarlamentare e consigliera comunale della Lega Silvia Sardone che l’ha proposto per l’Ambrogino d’oro, abbraccia il presidente del Senato Ignazio La Russa (entrambi sono tifosi interisti sfegatati) e va verso il sindaco e la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, che gli devono consegnare la Medaglia d’oro. Strette di mano cordiali. Il comico, mentre i fotografi scattano la foto ricordo, sussurra qualche parola al sindaco, che sorride. Pucci indica anche qualche amico in platea, ringrazia, scende dal palco e saluta per la seconda volta La Russa e Sardone.

Chi si aspettava il gelo tra lui e Sala è rimasto deluso. Il comico è Ambrogino d’oro.

M.Min.