Prove di forza a Milano? Gli studenti vanno ascoltati

La Cgil di Milano denuncia l'emergenza abitativa che colpisce studenti e cittadini, con costi troppo alti rispetto ai redditi. Chiede al Comune di Milano di aprire un dialogo e trovare soluzioni concrete.



Prove di forza a Milano? Gli studenti vanno ascoltati
Prove di forza a Milano? Gli studenti vanno ascoltati

"Non capisco l’urgenza di questo sgombero, invece di apre un dialogo con gli studenti. Chiediamo che quanto prima i tavoli istituzionali con Comune e Regione siano convocati con cadenza costante e producano soluzioni concrete". Il segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione, fotografa un’emergenza abitativa che colpisce non solo gli studenti. Il caro casa, con costi troppo alti rispetto ai redditi, è uno dei fattori che dal 2020 al 2023 ha spinto fuori Milano oltre 35mila persone. "Costi abitativi così alti – spiega Stanzione – sono ancora più preoccupanti a fronte dei salari medi e della composizione dei redditi, che vede quasi il 60% dei percettori di reddito al di sotto di 26.000 euro l’anno e il 35% al di sotto dei 15.000". Questo significa che per il 60% della popolazione cittadina comprare una casa di 60 metri quadri costa almeno 12 anni di lavoro, mentre al 35% costa almeno 21 anni di lavoro. Considerazioni che arrivano durante la presentazione di tre giorni di eventi alla Camera del lavoro, “L’altra Milano“ (in collaborazione con Scomodo e Fondazione Feltrinelli), che si concluderanno venerdì con un question time rivolto al sindaco Giuseppe Sala. Al centro anche il tema "abitare e reddito", in una città dove "un terzo della ricchezza è detenuto dal 9% della popolazione". E la ripresa occupazionale post Covid si è basata anche sul precariato: in alberghi e ristoranti aumenta del 90% il ricorso a contratti a tempo determinato. "Vuole o non vuole il Comune di Milano e l’area metropolitana – spiega Stanzione – aprire una riflessione di regolamentazione degli affitti brevi? È illuminante quello che le studentesse e studenti stanno facendo. Non è una battaglia degli studenti. È una battaglia sull’abitare, sul modello dell’abitare a Milano".

Andrea Gianni

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