Striscioni pro Gaza a fine prova del concerto di Natale al Teatro alla Scala. Li hanno srotolati questo pomeriggio dalla galleria alcuni attivisti pro Palestina: sui teli, le scritte “Stop bombing Gaza” e “Stop al genocidio a Gaza”, accanto a una bandiera della pace. Da diverse settimane vengono organizzati a Milano cortei in favore delle popolazioni palestinesi.
L’appello per la pace
I protagonisti dell’iniziativa hanno anche lanciato un appello per la fine della guerra in Ucraina e in tutti gli altri luoghi del mondo funestati dai conflitti. “In questo momento – ha gridato un attivista col megafono – ci sono bombe che stanno colpendo nel mondo: a Gaza, in Ucraina, in Chad, in Congo, in Etiopia. E allora basta bombe, basta armamenti”. In risposta, un acclamazione generale.
Si è trattato di un “flash mob nato dal passaparola all'ultimo momento” ha detto uno dei partecipanti. “Nessuno ci ha identificato e siamo stati anche applauditi – ha aggiunto – siamo compagni misti, non è una associazione o organizzazione. Partecipiamo alle manifestazioni del sabato” pro Palestina “e fra noi ci chiedevamo se c'era il modo di essere più visibili”.
L’ingresso a teatro
I biglietti per le prove generali di uno spettacolo sono riservati ai dipendenti, che abitualmente li riservano a parenti e amici: evidentemente qualche dipendente scaligero particolarmente sensibile alla causa palestinese ha dato la possibilità agli attivisti di entrare al Piermarini con regolare tagliando per compiere la loro protesta.