Protesta contro la San Carlo "Sbagliato abbattere piante in un’area boschiva protetta"

Il gruppo “Un albero in più“ denuncia: il colosso degli snack sta decimando le essenze sul terreno dove intende costruire un nuovo stabilimento e un palazzo di uffici

di Alessandra Zanardi

"Quelle piante abbattute in un’area protetta. Inaccettabile. Giù le mani dal bosco della San Carlo". Questo il "j’accuse" degli ambientalisti del gruppo "Un albero in più", che denunciano il taglio, avvenuto nei giorni scorsi, di alcuni esemplari all’interno di una zona verde posta sotto tutela. Rilanciato con una manifestazione di protesta nella mattinata di ieri, il grido d’allarme riguarda il terreno di proprietà della società San Carlo, in via Carpiano, nella zona industriale di Melegnano, a Ovest del centro storico. Un comparto sul quale, nelle intenzioni, la nota azienda degli snack vorrebbe realizzare uno stabilimento e un settore a uffici. Parte del terreno è occupata da un’area alberata di 29mila metri quadrati che, "sulla base di una perizia forestale del settembre 2021, agli atti del Comune, è individuata come bosco, tutelata quindi per legge statale e regionale – affermano gli ambientalisti –. È qui che, nelle giornate del 26 gennaio, 2 e 8 febbraio sono avvenuti i tagli. Si parla di diverse decine di esemplari abbattuti".

Il fatto è stato segnalato al Comune e ai carabinieri forestali, nel timore che queste prime “spoliazioni” possano aprire la strada a un progressivo ridimensionamento della parte arborea. "Ridotto via via nelle sue dimensioni, un domani il bosco potrebbe non essere più considerato tale. Un rischio che si vuole a tutti i costi scongiurare – incalzano da "Un albero in più" -. A quanto ci risulta, in seguito a questi episodi il Comune ha diffidato la proprietà dal procedere al taglio di piante. In base al regolamento locale del verde, infatti, anche gli interventi in aree private devono essere preventivamente comunicati e autorizzati dall’ente locale". Contro l’iter urbanistico sotteso all’arrivo di nuovi edifici sul terreno (oggi incolto) della San Carlo è stato presentato un ricorso al Tar da parte di alcuni cittadini, col sostegno di gruppi politici e associazioni locali. Tra gli elementi sui quali si fonda il ricorso c’è proprio la presenza, nel comparto, di un’area boschiva.

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