
Pronto soccorso di nome e di fatto Percorsi veloci e personalizzati
di Laura Lana
Percorsi veloci e personalizzati nei pronto soccorso dell’ospedale di Sesto e del Bassini. Il nuovo progetto è stato avviato dall’Asst Nord Milano. Dall’infermiere dedicato in sala di attesa alle visite già programmate al momento della dimissione, passando dagli ambulatori dedicati per le patologie minori fino alla presa in carico sul territorio: sono solo alcune delle novità per i pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso di Sesto e Cinisello. "La sfida dei prossimi mesi – ha spiegato il commissario straordinario Tommaso Russo – è quella di continuare a passo spedito nella messa in campo di tutte le azioni possibili e necessarie per rendere l’attesa nei nostri pronto soccorso sempre più breve e sempre più confortevole sia per i pazienti che per i familiari". Già a partire dal mese di agosto, annuncia il commissario, sarà attivato un presidio sanitario nelle sale di attesa. "Grazie alla presenza di un infermiere, che garantirà il necessario collegamento tra la sala di attesa e l’interno del pronto soccorso, potremo raggiungere l’obiettivo di monitorare ma anche informare e supportare pazienti e familiari". Le novità non si fermano qui. Già da oggi, infatti, a tutti i pazienti dimessi dal pronto soccorso dell’ospedale di Sesto e del Bassini viene garantita la presa in carico ambulatoriale e territoriale. "I nostri pazienti vengono dimessi dal pronto soccorso con tutti i successivi controlli già fissati senza la necessità di passare agli sportelli – ha sottolineato Russo –. Inoltre, i pazienti che necessitano di medicazioni o terapie iniettive possono accedere direttamente agli ambulatori infermieristici delle nostre Case di comunità o richiedere l’assistenza a domicilio". Per alcune patologie minori viene addirittura azzerata l’attesa in pronto soccorso, inviando direttamente i pazienti agli ambulatori specialistici con percorsi dedicati. Lo specialista – otorino, oculista o ortopedico – una volta effettuato l’inquadramento diagnostico terapeutico dimette il paziente senza farlo transitare nuovamente dal pronto soccorso. Attese ancora più brevi, quindi, ma anche una maggiore attenzione alla gestione del dolore in attesa della visita. Già in fase di triage, infatti, il personale infermieristico, quando le condizioni lo consentono, può somministrare farmaci analgesici per un’attesa meno dolorosa. "A questi fondamentali aspetti clinici – ha concluso Russo – affiancheremo già nelle prossime settimane alcuni interventi logistici per arrivare a offrire ai cittadini una sempre migliore accoglienza".