
Anche se previsto, a Rozzano non ci sarà il ballottaggio essendoci solo due candidati. Il ballottaggio si verificherebbe...
Anche se previsto, a Rozzano non ci sarà il ballottaggio essendoci solo due candidati. Il ballottaggio si verificherebbe solo in caso di perfetta parità tra i due. Basta un solo voto in più per vincere al primo turno. Una situazione che difficilmente si può verificare. Quindi il nuovo sindaco sarà noto già lunedì.
A Rozzano si torna alle urne dopo la scomparsa del sindaco in carica, Gianni Ferretti. Nella città che conta 41mila 758 abitanti, gli aventi diritto al voto sono 31mila 560. La sfida è tra due manager 30enni. Il candidato sindaco del centrodestra è Mattia Ferretti, 36 anni, figlio dell’ex sindaco Gianni Ferretti, scomparso lo scorso novembre e assessore uscente.
A sostegno della sua candidatura ci sono cinque liste: Rozzano per Ferretti sindaco, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Alleanza per Rozzano. Insomma tutto il centrodestra unito ed anche una fetta di ex del centrosinistra che hanno sposato la linea Ferretti.
Il centrosinistra, nel tentativo di riconquistare una città che aveva sempre governato fino a sei anni fa, ha scelto come candidato Leone "Leo" Missi, 37 anni, con una coalizione ampia, che comprende la lista Rozzano per Missi sindaco, M5s, Avs e Pd.
Chiunque sarà il prossimo sindaco di Rozzano da una parte beneficerà dei fondi e dei progetti preparati grazie al fatto che la città è stata inserita dal decreto Caivano Bis e della zona Rossa che interessa il quartiere Aler. Dall’altra le criticità: il problema dello spaccio di droga, contro cui è in corso una costante battaglia da parte della polizia locale e dei carabinieri. Poi c’è il centro cittadino, fortemente degradato, soprattutto l’area commerciale, luogo terra di nessuno la notte, dove sono in corso i lavori di riqualificazione con la realizzazione delle nuove strutture che sostituiranno quelle fatiscenti che saranno demolite prossimamente.
La sfida elettorale di Rozzano, è senza dubbio una di quelle più attenzionate tanto che durante la campagna elettorale c’è stata una vera e propria parata di big da una parte e dall’altra: sono arrivati Giuseppe Conte, Elly Schlein, Matteo Salvini, Giuseppe Valditara e Ignazio La Russa.