
Una prostituta (Foto di repertorio Ansa)
Milano, 2 marzo 2015 - Agevolazione della prostituzione: per questo reato è stata confermata in Appello la pena a un anno di reclusione a un disoccupato di 36 anni, che nel 2009 vendette alcune scatole di preservativi a una prostituta, dandole poi un passaggio in albergo a fine attività. In parziale riforma della sentenza di primo grado, i giudici della terza corte d'appello hanno concesso all'uomo la non menzione nel casellario penale. L'episodio accadde in via Padova. L'uomo venne sorpreso in flagranza intorno alle 4 del mattino. Accusato di agevolazione della prostituzione dal pm Elio Ramondini, fu condannato a un anno con rito abbreviato. Oggi il difensore, l'avvocato Anna Molinari, ha chiesto ai giudici di secondo grado l'assoluzione per il suo assistito, lamentando che "se si dilata troppo il concetto di agevolazione e favoreggiamento della prostituzione previsti dalla legge, per assurdo anche i farmacisti che vendono profilattici alle prostitute o i tassisti che le accompagnano a casa andrebbero condannati". Il sostituto procuratore generale Gaetano Santamaria, invece, aveva chiesto la conferma della condanna. Il disoccupato è peraltro recidivo, sebbene il precedente si sia concluso con un'archiviazione. Per aver venduto altri preservativi a un'altra lucciola era stato indagato sempre per agevolazione della prostituzione dal pubblico ministero Ester Nocera, che poi aveva chiesto e ottenuto l'archiviazione dal giudice per le indagini preliminari Enrico Manzi.